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Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

PROIEZIONE SPECIALE

AL CINEMA BOLDINI

Mercoledì 2 gennaio ore 21.00 – v.o. sott. ita

LA NOTTE DEI 12 ANNI, regia di Álvaro Brechner

(Francia, Argentina, Spagna, 2018 – 123′)

ingresso 5 euro

Dopo essere stato premiato nella Sezione Ufficiale della 75° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed essere stato scelto per rappresentare l’Uruguay agli Oscar per il Miglior film straniero, mercoledì 2 gennaio alle ore 21.00 arriva al Cinema Boldini LA NOTTE DEI 12 ANNI del regista uruguaiano Álvaro Brechner, in versione originale con sottotitoli.

Il film racconta la terribile vicenda di tre prigionieri politici nell’Urugay degli anni Settanta, durante la dittatura militare.

Un’infausta notte di autunno, alcuni prigionieri appartenenti al movimento di guerriglia dei Tupamaros vengono portati via dalle loro celle nell’ambito di un’operazione militare segreta che durerà 12 anni. Da quel momento in poi, verranno spostati, a rotazione, in diverse caserme sparse nel Paese e assoggettati a un macabro esperimento; una nuova forma di tortura mirata ad abbattere le loro capacità di resistenza psicologica. L’ordine dell’esercito è chiaro: “Visto che non possiamo ammazzarli, li condurremo alla pazzia.”

La notte dei 12 anni è la storia di come siano riusciti a sopravvivere, a conservare volontà e determinazione, a ricreare il loro mondo attraverso l’immaginazione, al fine di sfuggire alla terribile realtà che li condannava inesorabilmente alla follia.

Il film è basato sulle testimonianze delle esperienze vissute da tre delle figure più note dell’Uruguay contemporaneo: José “Pepe” Mujica, ex Presidente dell’Uruguay, Mauricio Rosencof, scrittore e poeta di fama, ed Eleuterio Fernàndez Huidobro, ex Ministro della Difesa.

Così il regista Álvaro Brechner ha raccontato l’idea che lo ha guidato durante la realizzazione del suo ultimo lavoro:

“ll progetto mi ha richiesto un lungo lavoro di ricerca e preparazione, durato oltre quattro anni. Il film è una sorta di percorso esistenziale, la sfida principale, quindi, è stata quella di evitare di farne un prison-movie. L’ordine dell’esercito era chiarissimo: “Visto che non possiamo ammazzarli, li condurremo alla pazzia.” Il mio obiettivo non era solo una meticolosa ricostruzione storica degli eventi, bensì la riproduzione di un percorso estetico e sensoriale, tale da consentire al pubblico di toccare da vicino l’esperienza di come si possa sopravvivere a una tale lotta interiore.”

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Arci Ferrara


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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