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da: Alice Bolognesi

AL NUMERO 1 DELLA CLASSIFICA
CON IL LORO ALBUM DI ESORDIO ‘20:05’,
CERTIFICATO PLATINO

SI SONO ESIBITI
AI BILLBOARD LATIN MUSIC
CONFERENCE & AWARDS A MIAMI

PER DUE SETTIMANE AL NUMERO 1
DELLA CLASSIFICA DEI LIBRI PIÙ VENDUTI CON ‘VIETATO SMETTERE DI SOGNARE’

MILIONI DI VISUALIZZAZIONI
MIGLIAIA DI FAN AI LORO LIVE E INSTORE
FINALMENTE ARRIVANO
CON L’ATTESISSIMO TOUR ESTIVO!
20:05 LIVE

GIOVEDÌ 7 LUGLIO
Ferrara @ Piazza Castello
Apertura Porte: 19.00
Inizio Concerto: 21.00
Prezzo Biglietto: Posto Unico € 22,00

Benji & Fede, il duo pop italiano nato da Facebook, sono lieti di portare giovedì 7 luglio il loro show in Piazza Castello a Ferrara.
‘20:05’, l’orario del primo messaggio su Facebook che ha fatto nascere la loro amicizia, è il nome dell’album di debutto del duo di Modena che ha raggiunto il primo posto nella classifica di vendita degli album e la certificazione Platino per le vendite. Un successo dettato tanto dalla tenacia e dal talento dei ragazzi, quanto dall’amore e passione dimostrata dai centinaia di migliaia di fans che hanno in tutta Italia. I #dreamers, questo il nome del loro seguito, hanno sempre fatto sentire il loro amore in molteplici occasioni.
Freschi di un altro recente successo, sono infatti stati per due settimane al primo posto della classifica dei libri più venduti con il best seller “Vietato Smettere di Sognare”, i ragazzi sono carichi per dare il meglio di loro sui palchi del paese!
Recentemente si sono esibiti in un particolare show case ai Billboard Latin Music Conference & Awards tenutesi a Miami lo scorso aprile.
Benji & Fede si distinguono inoltre per essere arrivati al successo nonostante non siano passati attraverso meccanismi televisivi o di talent e non abbiano estrazione rap o hip hop. I numeri parlano chiaro: ‘Tutta d’un fiato’, ha raggiunto oltre 4 milione e 300 mila visualizzazioni (https://youtu.be/NEMoAiUK448) ,‘Lunedì’ ne ha già oltre 3 milione e 400 (http://bit.ly/1QIMzNn), ‘Lettera’ oltre 4 milioni e 700 mila (https://www.youtube.com/watch?v=DNpKVHfk0ls ) e ‘New York’ oltre 3 milioni e 700mila (https://www.youtube.com/watch?v=i9A6xCbluLI).
Visi puliti e accattivanti, grande talento, costante coinvolgimento con i loro fan e un sound pop che si avvicina ai grandi artisti internazionali, sono gli ingredienti della formula vincente di Benji & Fede.

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Arci Ferrara


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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