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Da: Ufficio Stampa

A giugno via alla vespa samurai, Coldiretti aveva mostrato i danni a Ministro Bellanova al villaggio di Bologna.
“L’inizio dei lanci di vespa samurai è un passo fondamentale nella lotta alla cimice asiatica che ha causato centinaia di milioni di danni nelle nostre campagne”. È quanto affermato da Coldiretti Emilia Romagna all’annuncio da parte della Regione dei primi di giugno come data di inizio di diffusione nelle campagne della regione dell’insetto antagonista della Halyomorpha halys.
La prima tornata di lanci, fa sapere viale Aldo Moro, sarà effettuata a metà giugno, in circa 300 aree accuratamente selezionate. La seconda è invece prevista per metà luglio.
“La Ministra Bellanova”, continua Coldiretti regionale “aveva avuto modo di visitare la mostra che avevamo allestito al Villaggio Coldiretti di Bologna lo scorso settembre e aveva preso parte alla nostra manifestazione di gennaio a Fieragricola e aveva dimostrato da subito una notevole sensibilità rispetto al tema”.
L’immissione dell’antagonista naturale è un passo fondamentale nella lotta a questo insetto che ha causato danni ingentissimi alle nostre produzioni – ha commentato Coldiretti Emilia Romagna – ma è importante che ora si vada avanti tempestivamente anche con i risarcimenti alle aziende che hanno subito gravissime perdite.
E per quanto riguarda l’indennizzo dei danni alle colture la Regione fa sapere che si aspetta “la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del provvedimento che dichiara lo stato di eccezionalità dell’evento, dopodiché scatteranno i 45 giorni per la presentazione delle domande di indennizzo, per le quali la Regione Emilia-Romagna ha già messo a punto una procedura on line con un applicativo specifico per la presentazione delle istanze”.
L’ultima legge di bilancio aveva stanziato 80 milioni per i territori delimitati a livello nazionale.
Ora – conclude Coldiretti regionale – è necessario vengano stanziate ulteriori risorse sul Fondo per coprire i danni accertati alle aziende agricole per ristorarle in modo adeguato.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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