Centro Teatro Universitario Ferrara: riprendono le attività promosse dal laboratorio del C.T.U. dell’Ateneo
da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe
Dopo l’intensa partecipazione alle giornate di Unifestival e di Internazionale riprendono per il 23° anno le attività promosse dal Centro Teatro Universitario dell’Ateneo con la tradizionale offerta del laboratorio “Linguaggi dell’attore e del teatro” diretto da Michalis Traitsis (Balamòs Teatro).
A partire da lunedì 12 ottobre sarà dunque attivo il servizio di informazioni presso la segreteria CTU, via Savonarola 19, nei seguenti giorni e orari: lunedì: 16,30-19,30 – da martedì a giovedì: 10,30-13,30 e 16,30-19,30 – venerdì: 10,30-13,30. Tel. 0532/293452 (con segreteria telefonica) – mail: ctu@unife.it – www.unife.it/centri/ctu.
All’Università non si diventa attori professionisti, ma l’esperienza teatrale può contribuire a rafforzare la formazione della persona nell’ambito dei diversi percorsi di studio o di lavoro.
Finalità principale del laboratorio CTU è dunque la ricerca dell’espressività e della creatività individuale attraverso i molteplici linguaggi del teatro: esercizi su corpo e movimento, voce, respirazione, rilassamento, controllo delle emozioni, osservazione, improvvisazione. Ma soprattutto “fare teatro” come occasione formativa non convenzionale proposta dall’Ateneo di Ferrara agli studenti universitari e degli istituti superiori, e più in generale a tutti coloro che intendono esplorare se stessi, le relazioni con gli altri e con il mondo circostante tramite il “gioco” teatrale.
L’aspetto laboratoriale diventa dunque occasione privilegiata di formazione permanente alla relazione, alla comunicazione, all’autenticità e alla creazione, senza rinunciare al risultato estetico dell’esperienza con la presentazione di uno “studio teatrale” conclusivo nel mese di giugno 2016.
Primo incontro di conoscenza e presentazione del laboratorio: lunedì 26 ottobre ore 20,30 presso la sede del CTU.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)