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Da Forza Italia Ferrara

Siamo stati purtroppo in pochi, come consiglieri comunale, ad aderire alla visita alla casa circondariale di Ferrara organizzata pochi giorni fa. Un’esperienza sicuramente forte, ma molto utile al fine di rendersi conto delle reali condizioni di vita all’interno del carcere, tenendo presente che quello di Ferrara può essere considerato come esempio virtuoso – o con meno carenze – rispetto al drammatico panorama nazionale.
Due persone per cella, come avviene a livello locale, rappresentano infatti una condizione privilegiata rispetto al sovraffollamento registrato nella quasi totalità delle altre case circondariali. Vero, che esistono altri problemi, dai bagni angusti e coperti di muffa, ma all’interno del carcere sono attivi servizi importanti, dal presidio sanitario, al dentista, senza dimenticare varie attività di stampo sociale e di tipo ricreativo-educativo.
Vero è che Forza Italia rimane un partito impegnato nel sostenere la battaglia per la certezza della pena, ma è altrettanto vero che lo Stato deve assicurare condizioni minime di civiltà, a partire dalla salubrità dei luoghi di detenzione, ricordando che prima che quella punitiva, il carcere deve svolgere una funzione riabilitativa verso chi ha commesso errori.
Tornando all’esame della struttura ferrarese, effettuata insieme alla Garante Stefania Carnevale, quello che maggiormente preoccupa i responsabili della casa circondariale di via Arginone è la carenza di agenti penitenziari, coì come la mancanza di figure di supporto a sostegno delle tante esigenze presentate dai uomini e donne che si trovano a scontare la pena. A tal proposito è mia intenzione informare i parlamentari emiliano-romagnoli di Forza Italia di quanto è emerso nel corso dell’incontro.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it