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Da Organizzatori

Successo di pubblico e omaggio alla qualità e alla libertà della musica per la 32° Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, (22 agosto – 1° settembre 2019), che per 11 giorni ha coinvolto circa 1000 artisti per 2000 ore di spettacoli su un palcoscenico di circa 200mila mq.

È stata un’edizione nuova, che ha colto l’anima dello spirito busker e della libertà e condivisione di suonare per strada, il Ferrara Buskers Festival® 2019, la 32° Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, ideata e progettata da Stefano Bottoni e dedicata alla città di Copenaghen, che dal 22 agosto al 1° settembre 2019 ha trasformato la città estense (dopo le anteprime di Mantova e Comacchio e per la prima volta la tappa intermedia di Cesenatico) nella più grande capitale della musica del mondo, con circa 1000 artisti, soprattutto musicisti che si sono esibiti “a cappello”.
Venti i gruppi di Musicisti Invitati provenienti da 18 nazioni, per un totale di 68 componenti, che hanno meravigliato gli spettatori negli 11 giorni della manifestazione e circa 240 le formazioni di Artisti Accreditati, provenienti da 29 nazioni che si sono alternate sul palcoscenico delle vie e piazze della città. L’iniziativa di eliminare le ideali porte d’ingresso del festival per raccogliere le offerte del pubblico, ha premiato la generosità degli spettatori nei confronti dei musicisti.
Migliaia di persone provenienti da tante località italiane e dall’estero hanno invaso il cuore della città, con la possibilità di apprezzare idealmente 130 show al giorno, per un totale di più di 2mila ore di spettacoli, sul palcoscenico open air di circa 200mila mq di spazio.
Tra gli spettatori anche personaggi d’eccezione, come Fabio Zaffagnini, ideatore di Rockin’1000 nominato Ambassador del Ferrara Buskers Festival®, Cisco Bellotti, ex cantante dei Modena City Ramblers che ha trascinato il pubblico in un concerto coinvolgente in acustico sullo scenario del Castello Estense, e infine il celebre gruppo di percussionisti dei Vulcanica, protagonisti del gran finale della manifestazione.
Dietro le quinte, 50 persone dello staff che hanno lavorato in modo instancabile per la riuscita del festival e 16 eco-assistants che hanno presidiato i punti di raccolta differenziata, aiutando il pubblico a vivere l’evento in modo sostenibile, secondo le iniziative del Progetto EcoFestival, che per il 9° anno consecutivo fa del Ferrara Buskers Festival® un modello per la gestione dei rifiuti e delle attività a sostegno della tutela dell’ambiente. Dal 2011 sono stati infatti risparmiati 31.848 litri d’acqua distribuiti dalla sorgente urbana e 98 tonnellate di CO2. Sono stati inoltre raccolte 137 tonnellate di rifiuti differenziati.
Molto apprezzate sono state anche le iniziative di solidarietà, come gli spettacoli di due gruppi di musicisti nella Casa Circondariale di Ferrara, la musicoterapia per le persone anziane, l’allegria portata nel Centro diurno di salute mentale Maccacaro. E gli spettacoli di alcuni tra i migliori artisti sordi italiani, protagonisti di BuskersDeaf, i BuskersLAB, laboratori creativi per grandi e piccoli che hanno visto i buskers come maestri di strumenti insoliti, i percorsi turistici sui luoghi e la storia del festival di Buskers in the City e le Notti Buskers, il dopofestival di Puedes, per il secondo anno consecutivo nel Cortile del Castello Estense.
Finita la festa, resta il ricordo indelebile della magia e del clima di libertà e condivisione creati dai musicisti di strada, ognuno in viaggio per nuovi luoghi e per nuove strade in cui suonare, ma con la consapevolezza di ritrovare a Ferrara nel 2020 “un altro viaggio e una città per cantare” (cit. Lucio Dalla).
Arrivederci all’anno prossimo con la 33° edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada.

Per scaricare le immagini 2019: http://bit.ly/FerraraBuskers2019
Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival®
Via Mentessi, 4 – 44121 Ferrara
Tel. 0532249337
E-mail:  r.bottoni@ferrarabuskers.com
russo@ferrarabuskers.com
Sito web: www.ferrarabuskers.com
Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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