Skip to main content

Da: Sara Folegatti, Comune di Comacchio

Sul sito web del Comune di Comacchio (www.comune.comacchio.it) sono state pubblicate le modalità di richiesta per i buoni spesa, previsti dal D.L. n. 154 del 23/11/2020: la cifra destinata a Comacchio è di 154.610,83 euro. I buoni spesa potranno essere richiesti esclusivamente con le seguenti modalità: prioritariamente ONLINE seguendo la procedura, al link :
https://comunecomacchio.elixforms.it/rwe2/module_preview.jsp?MODULE_TAG=COVID19_002
raggiungibile dalla sezione del sito comunale dedicata ai buoni spesa ed evidenziata nella home page, oppure telefonicamente ai numeri 0533 310239 e 0533 310115 (attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13).
Il valore del buono varia a seconda dei componenti del nucleo familiare, così come indicato nello stato di famiglia anagrafico: 100 euro per ogni componente fino ad un massimo di 400,00 euro per ogni nucleo.
Possono fare richiesta le persone residenti nel Comune di Comacchio facenti parte di nuclei familiari in situazioni di disagio economico anche a causa dell’emergenza epidemiologica da virus COVID-19. Ai fini dell’analisi, senza la formazione di alcuna graduatoria o attribuzione di punteggi, concorreranno prioritariamente i seguenti criteri:
– avere disponibilità finanziarie liquide al 30 novembre 2020 inferiori a 5 mila euro;
– aver subito la riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare per una delle seguenti cause: perdita di lavoro senza ammortizzatori sociali, riduzione del periodo lavorativo stagionale, perdita del lavoro precario, sospensione o forte contrazione dell’attività di lavoro autonomo, perdurare della condizione di inoccupazione o di indigenza, attesa di ammortizzatori sociali non ancora liquidati;
– non fruire di rendite superiori a 500 euro mensili (con il termine “rendite” si intendono rendite patrimoniali quali cedole di titoli, affitti, locazioni..).
Il richiedente nella compilazione delle domanda dovrà dichiarare se risulta assegnatario di sostegno pubblico allo scopo di consentire una corretta valutazione della situazione economica del nucleo.
I buoni spesa verranno erogati in un’unica soluzione e potranno essere spesi presso uno o più esercizi commerciali convenzionati, compresi nell’elenco che a breve sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune, per acquistare generi alimentari e prodotti di prima necessità, con esclusione quindi degli alcolici.
I buoni saranno nominativi. Prima di consegnare il “buono spesa” il beneficiario vi apporrà la data di utilizzo e la firma. Per la consegna dei buoni spesa gli utenti saranno contattati per il ritiro presso gli uffici comunali previo appuntamento.
Il Comune effettuerà i dovuti controlli, anche a campione, circa la veridicità delle dichiarazioni rese ai fini dell’accesso alle provvidenze, anche richiedendo la produzione di specifiche attestazioni, non appena le direttive nazionali consentiranno la normale ripresa delle attività. Anche per questa procedura valgono le norme previste per chi rilascia dichiarazioni non veritiere.

tag:

COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it