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Da: Ufficio Stampa Camera di Commercio Ferrara

Govoni: “Sostenibilità e digitalizzazione sono i due temi cui saranno destinate gran parte delle risorse del Recovery Plan, sui quali la nostra Camera di commercio sta svolgendo e intende continuare a svolgere una importante azione di assistenza e di accompagnamento delle imprese
COVID-19, CAMERA DI COMMERCIO: BOOM DI DOMANDE PER LO SVILUPPO DI SOLUZIONI DIGITALI IN RISPOSTA ALL’EMERGENZA SANITARIA ED ECONOMICA
INVESTIMENTI PER OLTRE 1MILIONE DI EURO
Sviluppo di piattaforme per l’e-commerce, smart working e soluzioni tecnologiche digitali di filiera le voci più gettonate
Sei imprese ferraresi su dieci sono ancora ai primi stadi dell’economia 4.0

103 le domande presentate in una sola settimana, con investimenti che superano il milione di euro, dalle imprese ferraresi per lo sviluppo di soluzioni digitali in risposta all’emergenza sanitaria ed economica dovuta all’epidemia da Covid-19. Una partecipazione straordinaria, che dimostra la volontà degli imprenditori – soprattutto giovani – di non mollare ma, anzi, di rinnovarsi, di introdurre tecnologie nuove, di investire per sostenere la propria presenza sul mercato.

Sviluppo di piattaforme per l’e-commerce, smart working e soluzioni tecnologiche digitali di filiera le voci più gettonate, ma la ricaduta è doppia, sottolinea la Camera di commercio: in oltre il 66% dei casi, infatti, la consulenza è stata fornita da imprese del territorio, da quel terziario innovativo sempre più di supporto, in particolare, al comparto manifatturiero dell’Alto ferrarese. Altrettanta attenzione è stata rivolta anche a progetti per lo sviluppo di modelli produttivi green driven, orientati alla qualità e alla sostenibilità tramite prodotti e servizi con minori impatti ambientali e sociali.

“Sostenibilità e digitalizzazione – ha sottolineato Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio – sono i due temi cui saranno destinate gran parte delle risorse del Recovery Plan, sui quali la nostra Camera di commercio sta svolgendo e intende continuare a svolgere una importante azione di assistenza e di accompagnamento delle imprese. Sei imprese ferraresi su dieci – ha concluso Govoni – sono ancora ai primi stadi dell’economia 4.0 e in un caso su 3 fanno fatica a trovare lavoratori con competenze digitali”.

A Ferrara non mancano le imprese innovative, che sono in linea con la media italiana, ma esiste una forte polarizzazione tra le imprese più dinamiche, che in 9 casi su 10 realizzano prodotti e servizi ad alto valore aggiunto, e quelle più marginali, in cui le innovative sono solo 2 su 10. Queste imprese – fa sapere la Camera di commercio – si distinguono nelle attività di ricerca e sviluppo, nella formazione del personale sulle innovazioni e nell’impiego delle nuove tecnologie digitali.

Oggi, del resto, dopo oltre undici drammatici mesi di emergenza Covid-19, è emerso chiaramente quanto il digitale sia un fattore ancora più imprescindibile: le aziende con processi già digitalizzati (in primo luogo produzione e vendita) hanno continuato a operare, nel limite del possibile; quelle meno abituate allo smart working e senza un sistema di e-commerce hanno dovuto interrompere completamente le proprie attività. Per questo, l’attributo “digitale” rischia di far perdere di vista la vera sfida della cosiddetta “trasformazione digitale”, ossia la trasformazione del modo di fare business come necessario passaggio per uscire dalla crisi ed evolvere. Una trasformazione che riguarda tutti gli aspetti del fare impresa, dalle vendite alla gestione del personale, dall’organizzazione delle filiere al rapporto con gli intermediari finanziari, dallo sviluppo innovativo al marketing, essendo il “digitale” contemporaneamente fattore abilitante e fattore di innesco.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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