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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Ruspe all’opera per spianare il terreno che un tempo ospitava l’impianto saccarifero e che diventerà un importante snodo logistico.

Ruspe al lavoro, nell’area dell’ex zuccherificio di Bondeno, che diventerà un importante polo della logistica, relativamente al mercato dell’auto. Non si può certamente asserire che il Gruppo Bertani Traporti Spa abbia perso tempo, dopo avere acquistato a titolo definitivo il terreno a fine novembre, facendo seguito ad un preliminare d’acquisto sottoscritto a febbraio. Visto che a pochi giorni dall’acquisizione dell’area, tecnici ed operai si sono messi al lavoro. Come anticipato al municipio nei giorni scorsi. Quasi superfluo affermare che le operazioni appena iniziate hanno generato grandi attese in città, dove finalmente si è vista sbloccare la partita dell’area, rimasta spoglia dopo bonifica successiva alla chiusura dell’ex zuccherificio, avvenuta nella seconda metà dello scorso decennio. Il gruppo industriale specializzato nella logistica di Castiglione delle Stiviere (Mantova) ha ben chiaro il progetto che riguarderà l’area e che, nel complesso, prevede il riutilizzo dell’ex stazione dei treni di viale Matteotti. Nelle scorse settimane, Sergio Bertani (che dirige il gruppo attivo sin dagli anni Venti del Novecento, assieme ai fratelli Renato e Franca) ha voluto incontrare in municipio il sindaco matildeo, Fabio Bergamini, per argomentare i progetti che il colosso della logistica ha in mente per Bondeno. Ieri, invece, è stato lo stesso primo cittadino ad effettuare un sopralluogo nella zona dove sono già al lavoro i mezzi meccanici, per l’attesa riconversione dell’area. La quale si estende per 540mila metri quadri ed ha già un piano particolareggiato che prevede circa 10mila metri quadrati di barriere di mitigazione, caratterizzate dalla presenza di piante autoctone. I lavori che si stanno svolgendo in questi giorni stanno preparando il terreno alle operazioni previste: una parte sostanziosa dell’area (circa 285mila metri quadri) sarà utilizzata per lo stock di auto che saranno poi inviate ai clienti. La posizione strategica del nascente polo logistico permetterà di sfruttare appieno l’asse viario che porta da Ravenna al Brennero, attraverso la linea ferroviaria. «Salutiamo positivamente l’inizio dei cantieri necessari all’insediamento di questo polo logistico – dice il sindaco Fabio Bergamini – che ci auguriamo possa realizzarsi nei tempi previsti ed alimentare un indotto per il nostro territorio. In linea con quelli che sono i nostri obiettivi di mandato – conclude – continueremo a sostenere nella nostra azione tutte le realtà produttive interessate ad investire qui, e lavoreremo per rendere sempre più attrattivo il territorio». Nel citato piano particolareggiato dell’area ex zuccherificio sono previsti capannoni industriali per 10mila metri quadrati, uffici per 500 m2, un’area per il lavaggio delle vetture in consegna (1.500 metri quadri), spazi per la portineria (50 metri) ed un distributore carburanti interno delle dimensioni di circa 200 metri quadri. L’Hub avrà funzioni complesse e non si limiterà unicamente allo stoccaggio delle auto nei piazzali che si stanno realizzando in questi giorni. Infatti, l’obiettivo è quello di arrivare ad un vero complesso produttivo, con un’unica porta di accesso su via Osti, nel cuore dell’area artigianale della “Riminalda”. Allo scopo di limitare l’impatto dell’insediamento sul territorio.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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