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La consigliera dem Roberta Mori ha presentato un question time sulla vicenda sottoscritto anche dai reggiani Costa e Soncini
Bologna, 20 dicembre – “Non avevamo dubbi che la vicepresidente Elly Schlein prendesse in carico, con grande senso di responsabilità, e in piena rappresentanza degli impegni della Regione Emilia-Romagna per la tutela dei diritti umani, la nostra istanza di rafforzamento e sostegno della causa di Ilaria Sassone e del suo bambino Leonardo, perché possano rientrare immediatamente in Italia. La risposta della vicepresidente ha confermato il nostro impegno che deve essere a tutto campo per la tutela dei diritti umani”. Così, in un comunicato congiunto, i consiglieri regionali reggiani Roberta Mori, Andrea Costa e Ottavia Soncini, che hanno presentato stamattina, in Assemblea legislativa, un question time a prima firma Mori, con il quale impegnano la Giunta “a sostenere l’istanza di rientro immediato di Leonardo dalla Turchia in ogni sede e gli sforzi diplomatici in atto”. Soltanto una settimana fa, il 13 dicembre, l’Assemblea straordinaria, convocata in Regione contro la violenza sulle donne, aveva evidenziato l’urgenza di tutelare i figli delle donne maltrattate.
Il bambino, italiano come la madre, è stato affidato a lei in via esclusiva dal tribunale, e stava per frequentare l’asilo di Novellara ma, dal 2020 è in Turchia, dove il padre, cittadino tedesco di origine turca, lo ha portato illegalmente, contro i provvedimenti del Tribunale italiano competente e nonostante tutte le pronunce dei giudici turchi dicano che il bambino deve rientrare in Italia. La vicenda è stata ricordata durante il question time.
La vicepresidente Schlein ha assicurato che “preso atto positivamente dell’impegno già manifestato dal ministero degli Affari Esteri, non mancheremo di sollecitare il Governo affinché vengano intraprese azioni adeguate al fine di pervenire a un rapido rientro in Italia di mamma e bambino”.
I consiglieri del Pd continueranno, in ogni caso – assicurano – a seguire la vicenda da vicino fino alla sua risoluzione. “Ovviamente questa interrogazione è solo un primo passo di verifica che proseguirà in un’attenzione importante, perché noi vogliamo arrivare all’obiettivo di riportare Leonardo e Ilaria a casa” sottolineano.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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