18 Febbraio 2021

Bergamini (Lega ER): “La regione metta in atto azioni concrete per contrastare le vendite irregolari di pneumatici”

Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti

Da: Fabio Bergamini

PNEUMATICI FUORI USO

FABIO BERGAMINI (LEGA ER): «LA REGIONE METTA IN ATTO AZIONI CONCRETE PER CONTRASTARE LA VENDITE IRREGOLARI DI PNEUMATICI»

FERRARA, 18 FEB. L’Emilia-Romagna è la quinta, in Italia, per numero di tonnellate di pneumatici fuori uso. Tuttavia, i gommisti sono alle corde, perché costretti ad accatastare centinaia di gomme “esauste” fuori dalle proprie officine, in quanto i Consorzi (non ricevendo sufficienti contributi per lo smaltimento) non sono obbligati a ritirare gli pneumatici fuori “servizio”. «Sembra paradossale, in un territorio regionale che vanta di essere tra i più all’avanguardia nello smaltimento dei rifiuti, ma è così. E la colpa risiede nella vendita irregolare di pneumatici». A dirlo è il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, che si accinge a depositare un’interrogazione in Assemblea legislativa firmata anche da altri consiglieri del Carroccio – Emiliano Occhi, Michele Facci, Gabriele Delmonte, Simone Pelloni, Massimiliano Pompignoli e Fabio Rainieri – per sollecitare la Giunta Bonaccini a fare di più. «La vendita irregolare degli pneumatici – sottolinea Bergamini – si basa su prezzi fuori mercato che alcuni operatori farebbero ai clienti. Viene il dubbio, ascoltando le stesse associazioni di categoria, che dietro a queste operazioni possano esserci l’evasione fiscale e il mancato versamento dei contributi ambientali che servono a smaltire le PFU (acronimo, che sta per “pneumatici fuori uso”)». Per capirsi, ad ogni penumatico acquistato presso gommisti, stazioni di servizio, officine o operatori autorizzati corrisponde una parte del prezzo di vendita, che alimenta il virtuoso circuito del riciclo dei materiali di cui le gomme sono composte. Infatti, se quelle esauste non possono più essere adoperate per circolare su strada, «i materiali di cui sono composte sono utilissimi sul piano industriale – dice Bergamini –. Succede, invece, che acquistando fuori dai circuiti ordinari gli pneumatici, i Consorzi specializzati non ricevano una parte dei contributi ambientali che servono, e le gomme “esaurite” dei veicoli rimangono depositate fuori dalle officine. Creando così un grosso problema ambientale. E’ arrivato il momento che la Giunta Bonaccini faccia qualcosa al riguardo – conclude il consigliere del Carroccio – per contrastare la vendita irregolare di pneumatici, ed aiutare i gommisti del territorio in difficoltà».



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