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Continua la manifestazione di Autori a Corte- Estate 2018, che gode del Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara, della collaborazione con l’Istituto Città del Ragazzo e del sostestegno di Pressup Srl, Banca Mediolanum, Sara Assicurazioni, Hotel Carlton e della testata giornalistica Estense.com, è organizzata dall’Associazione Culturale Charles Bukowsky. La serata di Mercoledì 25 luglio si aprirà alle ore 19.45 con la presentazione del nuovo libro di Gian Pietro Testa “Il vestito di taffetà” (Este Edition). Il nuovo romanzo dell’ autore comincia in forma apparentemente frivola per terminare in autentica tragedia: metafora della nostra società.
Modererà la giornalista Riccarda Dalbuoni.
A partire dalle ore 20.30 Fabio Anselmo, consulente giudiziario di alcuni grandi casi italaiani, presenterà la sua nuova opera “Federico” (Fandango Libri). Fabio Anselmo è un avvocato di Ferrara, specializzato in casi di malasanità.
Il 25 settembre 2005 riceve una telefonata che cambierà per sempre la sua vita e quella di molti intorno a lui. Quella mattina infatti un giovane studente ferrarese di 18 anni, Federico Aldrovandi, muore di asfissia posturale in seguito ai colpi ricevuti durante un fermo di polizia. A chiamare Anselmo è Patrizia Moretti, la madre di Federico. Questo è l’inizio di uno dei più importanti casi giudiziari degli ultimi anni che ha mosso e sconvolto l’opinione pubblica nazionale.
Modererà il Direttore di Estense.com Marco Zavagli.
Ospite d’onore della serata sarà l’attrice, regista, sceneggiatrice, Michela Andreozzi che presenterà il suo nuovo libro ” Non me lo chiedete più” (Harper Collins Edizioni).

Il pensiero di Michela Andreozzi, identificato con il termine #Childfree è chiaro, rivendicare un diritto di scelta e di emancipazione. #Childfree sottolinea marcatamente la libera scelta, la volontà consapevole e piena di non voler diventare madre. Il libro rappresenta un inno alla libertà di scelta, allo spezzare le catene della pressione sociale. Una pressione sottile e invisibile ma che serpeggia, fatta di giudizi, allusioni, confronti.
Modererà l’autore Paolo Franceschini.
L’evento ha beneficiato di un sopporto importante offerto da Trattoria Due Comari, Fioreria Isabella, Beauty Club Estetica, Mobili Milani, IBS+Libraccio Ferrara.
L’intera serata sarà accompagnata dalla degustazione di vino offerto dalla rinomata azienda agricola Mariotti.
Nei poderi sabbiosi del Delta del Po, in vecchie vigne a piede franco, allevano il Fortana, un raro vitigno autoctono la cui storia si perde nella leggenda e lo vinificano in ogni sua declinazione, dal rosso frizzante al rosato al metodo classico, per portare nel bicchiere tutte le sue peculiarità.

Da: Autori a Corte

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
direttore responsabile


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