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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Una cornice suggestiva come l’Abbazia di Pomposa ed un folto pubblico di soci, istituzioni, banche sono stati l’ambientazione della tappa della Campagna Associativa Ascom 2015 che dal 29 gennaio ad oggi (31 marzo)  ha toccato in sequenza Cento, Ferrara, Comacchio, Poggio Renatico, Voghiera, Argenta, Copparo e Bondeno per poi approdare nelle sale del ristorante “la Cueva” all’ombra della millenaria Abbazia. 


“Ritengo che il nostro territorio debba dedicare 
particolare attenzione al turismo e voglio sottolineare il lavoro di Ascom Confcommercio Ferrara per valorizzare l’area del Delta (come ad esempio le edizioni del Buy Delta Po) –  ha ricordato  Massimo Biolcatti presidente della delegazione Ascom Confcommercio di Codigoro nel suo intervento iniziale ed ha proseguito – il turismo può veramente dare la svolta economica ed è per questo che abbiamo individuato un simbolo di questa rinascita che è la Torre della Guardia di Finanza di Volano, appena restaurata, che per la sua posizione e caratteristiche può diventare una porta al Delta essendo situato su strade fluviali ancora da scoprire e su un importante circuito cicloturistico: queste risorse sono importanti per un turismo naturalistico che può essere la nostra eccellenza” ha auspicato Biolcatti. Un appuntamento proseguito con i saluti istituzionali del sindaco di Codigoro Rita Cinti Luciani, intervenuta con l’assessore al Commercio Finotti, che ha sottolineato: “la preziosa collaborazione con Ascom in questi anni – ha ricordato il primo cittadino –  dalla legge 41, per arrivare allo Sbaracco e  per ultimo ma non meno importante la definizione di un protocollo per agevolare concretamente le imprese in un momento complesso. Ascom  è un partner importante per far crescere il territorio e le imprese anche sul lato turistico:”
Cui hanno fatto eco le parole del primo cittadino di Mesola,  Gianni Michele Padovani che ha rimarcato: “Una concreta sinergia con Ascom attuando così numerosi progetti ad esempio il progetto Bosco c’è per valorizzare la rinnovata piazza di Bosco Mesola. Per noi parlare di turismo significa parlare un turismo lento utilizzando per esempio i percorsi ciclopedonali. Dall’altro l’impegno è valorizzare le visite sul Boscone della Mesola e del nostro Castello: quest’anno abbiamo realizzato un unico e comodo tagliando d’ingresso”.
Infine la relazione di Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara che ha illustrato nel dettaglio “la lunga serie di interventi di soluzioni, servizi ed eventi formativi ed informativi che caratterizzano la nostra azione: abbiamo incontrato circa
 500 aziende in questa prima parte del tour – da gennaio ad oggi –  nel corso deprimi nove appuntamenti in provincia,con tutte le istituzioni  e le banche. del territorio.  Voglio ricordare i partners di questo tour da Telestense e Rete Alfa (convenzioni esclusive dedicate ai soci Ascom) a Cofiter (il principale Consorzio Fidi del Terziario in Regione) due elementi di una strategia marketing ampia ed articolata,  innovativa e di supporto al credito che mettono al centro l’imprenditore. Questa tappa di fatto diventa la prima del tour che riprenderà dopo l’estate toccando  con modalità nuove tutta la provincia puntando sempre di più a mettere in luce il valore della persona e dell’imprese” ha anticipato Urban.
Una serata che si è conclusa con l’intervento di Barbara Arbizzani di Cofiter che ha ricordato l’intervento di microcredito diretto (fino a 25mila €uro, tramite il Fondo Europeo di Investimenti) e che ha già visto premiare in Emilia Romagna 22 progetti innovativi  di giovani, disoccupati ed aziende innovative.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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