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Da organizzatori

Un viaggio emozionante attraverso la vita, le opere e i tormenti di
Michelangelo Merisi da Caravaggio,
raccontato attraverso preziosissimi documenti originali
mostrati per la prima volta sul grande schermo
in una delle prime produzioni italiane girate in 8K

La voce di Caravaggio è di MANUEL AGNELLI

Dopo il debutto italiano, il film sarà distribuito nei cinema del mondo
Arriva in sala, distribuito da Nexo Digital, CARAVAGGIO – L’ANIMA E IL SANGUE, il nuovo film d’arte prodotto da Sky con Magnitudo Film. Dai creatori di Raffaello – il Principe delle Arti e Firenze e gli Uffizi, un viaggio emozionante attraverso le opere e i tormenti di Michelangelo Merisi da Caravaggio, uno degli artisti più amati, controversi e misteriosi della storia dell’arte. Un’esperienza cinematografica emozionale, inquieta e quasi ‘tattile’ della sua vita e della sua arte in una delle prime produzioni in Italia girate in 8K, al cinema in Italia solo il 19, il 20 e il 21 febbraio. E sono già 340 le sale aderenti (elenco completo su www.nexodigital.it), un vero e proprio record per un contenuto d’arteal cinema nel nostro paese.

L’uomo e artista Caravaggio viene raccontato attraverso un’approfondita indagine investigativa effettuata attraverso documenti originali preziosissimi, tra cui quelli custoditi all’Archivio di Stato di Roma: verbali, processi denunce, mostrati per la prima volta sul grande schermo.
La narrazione si sviluppa su due livelli: innanzitutto quello della digressione artistica, con il racconto dei luoghi e delle opere dell’artista, affidata alla consulenza scientifica e agli interventi del Prof. Claudio Strinati, storico dell’arte ed esperto di Caravaggio, e con la partecipazione della Prof.ssa Mina Gregori (Presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi) e della Dott.ssa Rossella Vodret (curatrice della mostra ‘Dentro Caravaggio’ a Palazzo Reale di Milano). Mentre l’uomo Caravaggio viene esplorato attraverso scene “fotografiche”, evocative e simboliche, che diventano metafore della condizione esistenziale dell’artista, consentendo di entrare in contatto con la sua mente, i suoi impulsi irrefrenabili, il suo vissuto interiore.
La voce dell’io interiore di Caravaggio è di Manuel Agnelli. Artista multiforme e talentuoso, rivoluzionario e originale, impulsivo e profondo. Un alter ego capace, come Caravaggio, di emozionare e sconvolgere.

5 città eoltre 15 luoghi d’arte per 3 settimane di riprese, un team di produzione di oltre 60 persone, oltre 200 oredi girato, per un film d’arte,il quinto prodotto daSky, che sperimenta tra i primi in Italial’ultra risoluzione di un girato in sorgente in 8K (7680×4320 pixel) che permette di carpire dettagli dell’opera non visibili ad occhio nudo, di percepire la singola pennellata restituendo così la voluttuosità e la consistenza materica dell’opera di Caravaggio, cogliendo la dimensione intima e coinvolgente delle opere del Merisi.E il formato Cinemascope 2:40 che consente una visione più “allungata” e “orizzontale” dell’immagine, che si avvicina molto di più all’effettiva visione dell’occhio umano, con il risultato di rendere l’immagine percepita meno rafforzata e artefatta, aiutando così l’esperienza visiva ed emotiva dello spettatore. A queste scelte visive si aggiunge il trattamento di post produzione della luce, protagonista nella rappresentazione delle opere, che regala un’esperienza di immersione di fortissimo impatto visivo, assolutamente inedita e pionieristica.
La regia è affidata a JesusGarcesLambert, che ha firmato documentari per Sky e per importanti network televisivi internazionali, tra i quali National Geographic, BBC, ZDF, CBS, Arte.

EVOCAZIONI E VOCE INTERIORE

Il film fa vivere la vita tormentata di Caravaggio e la sua propensione a vivere sempre sull’orlo dell’abisso attraverso scene ‘fotografiche’ contemporanee, essenziali e simboliche, che mettono in scena gli stati d’animo dell’artista (la costrizione e ricerca della libertà, il dolore, la passione, l’attrazione per il rischio, la ricerca della misericordia, fino alla richiesta di perdono e redenzione) con scelte visive ed artistiche visionarie e di grande impatto emotivo, che diventano metafore o correlativi oggettivi della sua condizione esistenziale.

Iprotagonisti attivi nella scena sono personaggi del reale e non attori, gente comunecosì come comuni e ‘del popolo’erano i modelli usati dal Caravaggio, la cui interpretazione è talmente reale e senza filtri da trasportare lo spettatore in un luogo di sensazioni riconoscibili.
Una voce fuori campo traduce il moto continuo degli stati d’animo dell’artista, riproducendo le sfumature del suo carattere e tradendo le emozioni, spesso violente, che albergano in lui, aiutando lo spettatore ad entrare in contatto con il suo animo e la sua mente.La voce dell’io interiore di Caravaggio, emotiva, evocativa ed al tempo stesso intima, è di Manuel Agnelli. Il frontman degli Afterhours e giudice di X Factor, come Caravaggio, è un artista multiforme e talentuoso, rivoluzionario e originale, impulsivo e profondo. Un alter ego capace, come Caravaggio, di emozionare e sconvolgere.Un interprete d’eccezione, molto amato dal pubblico italiano, una voce dal timbro profondo e struggente, malinconico e tagliente. Artisti multiformi e talentuosi, rivoluzionari e originali, impulsivi e profondi: il Caravaggio della musica e il Manuel Agnelli della pittura, in una contaminazione reciproca di pensieri e idee.

LUOGHI E OPERE D’ARTE

Artista rivoluzionario eper questo spesso poco amato dai contemporanei, Caravaggio gira l’Italia in cerca di fortuna o forse in cerca di se stesso, sfuggendo ai nemici che sempre si creava al suo passaggio. Milano, Firenze, Roma, Napoli, la Sicilia, Malta: 5 città, oltre 15 luoghi d’arte e 40 opere, tra le più celebri e rappresentative della produzione caravaggesca, come Canestra di frutta,Ragazzo morso da un ramarro,Bacchino Malato, la Vocazione di San Matteo, Giuditta e Oloferne, Scudo con la Testa di Medusa, Davide con la testa di Golia,Sette Opere di Misericordia, Decollazione di San Giovanni Battista fiore all’occhiello delle collezioni dei principali musei in Italia e nel mondo o tutt’oggi custodite nei luoghi originali per i quali furono create, come la Chiesa di San Luigi dei Francesi e le Basiliche di Santa Maria del Popolo e Sant’Agostino a Roma, Pio Monte della Misericordia a Napoli e la Concattedrale di San Giovanni a Malta, sono le protagoniste assolute del racconto filmico.

Il film è un excursus emozionale e investigativo che porta sulle tracce di Caravaggio, attraverso i luoghi dove l’artista ha vissuto e operato o che custodiscono oggi alcune delle sue opere più note. A partire dal realismo delle prime opere, le nature morte, fino alle ultime tele, complesse scene di figure sacre e profane, di luce e di ombra che attraversano la tempestosa vita di un uomo tormentato nello spirito. Dall’infanzia a Milano al periodo romano: Roma, città delle arti e dei piaceri, che oggi custodisce il nucleo più ricco dei suoi capolavori e delle sue trasformazioni nella tecnica. Il suo perenne stato di fuggiasco determina una geografia ricca e in continua espansione dei suoi percorsi dell’animo e dell’arte: Napoli, la patria dell’esilio e il luogo in cui cerca la Misericordia,Malta, la città dell’ascesa e della caduta, Siracusa, e di nuovo Napoli, i luoghi che lo accolgono dopo l’ennesima fuga alla ricerca di se stesso.

In questo excursus narrativo e visivo l’uomo Caravaggio e la sua vita tormentata sono ricostruiti attraverso una ricerca documentale approfondita,condotta in stretto riferimento con la sua esistenza fatta di luci e ombre, contrasti e contraddizioni, genio e sregolatezza, e che trova nei suoi capolavori l’eco delle esperienze personali.

L’indagine investigativa sulle tracce di Caravaggio ha inizio all’Archivio Storico Diocesano di Milano, che oggi conserva l’atto di battesimo datato 29 settembre 1571 che ricolloca i natali del maestro nella città meneghina anziché a Caravaggio, come a lungo ritenuto, e poi si sposta all’Archivio di Stato di Roma, scrigno ricco di testimonianze preziosissime, documenti originali mostrati per la prima volta sul grande schermo, capaci di proiettarci nella vita e nei guai di Caravaggio, come querele e verbali dei processi a suo carico, che restituiscono il ritratto di un personaggio tenebroso e sanguigno, spavaldo e incline alle baruffe. Non mancano i contratti delle commesse, come quella per la Cappella Contarelli e la Cappella Cerasi, e i libri contabili del Pio Monte della Misericordia di Napoli.

Tra le fonti documentali, i verbali del Processo Baglione del 1603 raccontano di alleanze e invidie tra artisti, ma soprattutto testimoniano la dichiarazione di Caravaggio contenente la sua teoria sulla pittura e il ruolo del pittore: un pittore valent’uomo, è colui che “sappia dipingere bene e imitare bene le cose naturali”; le accuse di Prospero Orsi, datate 12 luglio 1597, permettono di sapere che il Merisi era l’unico autorizzato a girare armato di spadone avendo la licenza di portarla in quanto servitore del cardinal Del Monte; la querela di un garzone di un’osteria del 24 aprile 1604 testimonia il gesto di Caravaggio, reo di avergli tirato un piatto di carciofi addosso; e ancora l’inventario del sequestro degli oggetti nella sua casa, risalente al 26 agosto 1603, restituisce la precisa descrizione degli “oggetti di scena” delle sue composizioni e uno spaccato privatissimo della vita del pittore.

Un viaggio sulle tracce e dentro Caravaggio che si completa con le ultime scoperte radiografiche e sulla tecnica pittorica del maestro, recentemente presentate alla mostra ‘Dentro Caravaggio’, a Palazzo Reale a Milano.

L’ ESCLUSIVA

Il film compie un’operazione senza precedenti, grazie alla preziosa collaborazione con Vatican Media (già Centro Televisivo Vaticano), l’Arciconfraternita Vaticana di Sant’Anna dei Parafrenieri e la Fabbrica di San Pietro. Attraverso evolute tecniche digitali, il film effettua il riposizionamento virtuale dell’opera rifiutata “La Madonna dei Parafrenieri” nella sede a cui era originariamente destinata, ovvero l’attuale Altare di San Michele Arcangelo nella Basilica di San Pietro, proprio di fianco al Baldacchino del Bernini.
L’opera fu commissionata a Caravaggio il 31 ottobre del 1605 dalla Confraternita dei Parafrenieri di Sant’Anna da cui deriva il nome originale del dipinto (che è poi stato tramandato con il nome attualmente noto di ‘Madonna dei Palafrenieri’ ed è oggi custodito alla Galleria Borghese) per rendere omaggio alla loro Patrona all’interno dell’Altare dedicato alla Santa, nella Basilica di San Pietro.

Nella grande tela, di quasi tre metri di altezza per due di larghezza, Caravaggio rappresenta la Vergine con Cristo bambino e Sant’Anna impegnati in una lotta contro il serpente, simbolo del male. La giovane madre è inondata dalla luce, protagonista assoluta dell’azione, con le fattezze di Maddalena Antognetti, descritta in molte cronache come “Lena donna di Michelangelo”, cortigiana e concubina del Caravaggio, mentre alla Santa Patrona della Confraternita è affidato un ruolo da comprimaria, avvolta dall’oscurità e raffigurata come una donna anziana e fragile.

Quando Caravaggio consegnò l’opera, l’8 aprile del 1606, rilasciò al Decano della confraternita l’unica dichiarazione scritta di suo pugno che ci sia pervenuta, in cui si dichiara ‘contento e satisfatto’ del dipinto realizzato; fu invece inappellabile il verdetto: ‘Rifiutata’. L’opera rimase così nella sua collocazione originaria solo pochi giorni, rimossa rapidamente, e ben presto si sparse la voce che fosse stato Scipione Borghese, nipote di Papa Paolo V, a determinare il rifiuto dell’opera in modo da poterla acquistare a buon prezzo e arricchire così la sua collezione di dipinti del Caravaggio, oggi ammirabile nella Galleria Borghese.

Dopo quattro secoli, con un’operazione simile a quella di ricostruzione della parete d’Altare della Cappella Sistina precedente al Giudizio Universale di Michelangelo, fatta nel film ‘Raffaello, il Principe delle Arti’, il nuovo film d’arte Sky restituisce alla storia una testimonianza mai realizzata prima: la ricollocazione virtuale dell’opera nel luogo dove nessuno ha mai potuto ammirarla prima d’ora. Un’operazione straordinaria ottenuta grazie alla realizzazione di una serie di fotografie a 360 gradi dell’Altare e sul cui modello è stato successivamente applicato in digitale l’immagine del dipinto.

LUCE E TECNOLOGIA

Inedito e sorprendente è l’impatto visivo delle opere, che prendono quasi vita e corpo, si confondono con la realtà dando una percezione quasi tattile.È un effetto ottenuto grazie all’impiego di evolute elaborazioni grafiche e di lavorazione della luce.

La lavorazione in CGI ha avuto come obiettivo primario restituire l’enfasi dell’illuminazione dipinta: dettagli, abiti, figure, illuminati ed adombrati dalle pennellate del pittore, sono stati la base sulla quale il team grafico del Production and Creative Hub di Sky ha generato luci e ombre capaci di svelare il quadro da prospettive e punti di vista inediti.
Grazie all’altissima qualità delle scansioni di alcune opere, sono stati colti movimenti di camera virtuali con diverse focali, avvicinando moltissimo l’obiettivo alla tela – un punto di vista impossibile da ottenere anche per l’occhio attento di un fruitore posto di fronte al quadro. Ciascuna inquadratura è stata volontariamente studiata per lasciare in vista la trama della pittura e della tela, illuminando entrambe con le stesse luci con cui sono state illuminate le forme generate digitalmente.

L’utilizzo di questa nuova tecnica ha consentito di costruire mappe di profondità ed occlusione, che regalano una percezione del quadro tridimensionale, tattile, viscerale, ‘quasi reale’. Un connubio di elementi studiato e voluto per lasciare allo spettatore il dubbio di trovarsi di fronte alla luce sul dipinto o a quella sulla scena. Un impatto scenico delle opere tale da rendere ancora più immersiva l’esperienza di visione che cala lo spettatore all’interno dei dipinti, senza far ma perdere di vista la trama e la pittura originali.Un tributo a Caravaggio, alla sua attenzione per le dinamiche di illuminazione e alla sua abilità nella ricostruzione della luce, reale e simbolica.

Il film, prodotto da Sky con Magnitudo Film, vanta il Riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Patrocinio del Comune di Milano realizzato e la collaborazione con Palazzo Reale e Vatican Media (già Centro Televisivo Vaticano) e il sostegno di Malta.I media partner sono radio RTL 102.5, Mymovies e ARTE.it.

Caravaggio – l’Anima e il Sangue è un’immersione assolutamente inedita e pionieristica nelle opere e nell’animo di Caravaggio, un film palpitante che racconta l’arte di un uomo la cui audacia e genio furono tormento ma anche slancio verso una gloria affidata all’eternità.

CARAVAGGIO – L’ANIMA E IL SANGUE esordirànei cinema italiani il 19, 20 e 21 febbraio 2018, distribuito da Nexo Digital, per poi approdare nei cinema del mondo

CinemadArteSky #CaravaggioFilm

Ufficio Stampa Nexo Digital
Luana Solla 334 3369695 luana.solla@nexodigital.it
Marinella Di Rosa 335 7612295 marinella.dirosa@nexodigital.it

Ufficio Stampa Sky
Isabella Ferilli 02.30801.7526 / 346 7207561 isabella.ferilli@skytv.it
Elena Basso 02.30801.5837 / 348 5707783 elena.basso@skytv.it
Giorgio Scorsone 02.30801.7546 giorgio.scorsone@skytv.it
CREDITS DEL FILM
Il cast artistico:
Manuel Agnelli: la voce, io interiore di Caravaggio
Emanuele Marigliano: i moti d’animo di Caravaggio
Gli storici dell’arte:
Claudio Strinati: storico dell’arte, esperto di Caravaggio, consulente scientifico del film
Mina Gregori: Presidente Fondazione Roberto Longhi di Firenze
Rossella Vodret: curatrice mostra ‘Dentro Caravaggio’ (Palazzo Reale, Milano: 29 settembre 2017 – 4 febbraio 2018)
Il cast tecnico:
Progetto e direzione artistica: Cosetta Lagani (Musei Vaticani, Firenze e gli Uffizi, S. Pietro e le Basiliche Papali di Roma, Raffaello il Principe delle Arti)
Sceneggiatura: Laura Allievi (Firenze e gli Uffizi, S. Pietro e le Basiliche Papali di Roma, Raffaello il Principe delle Arti)
Regia: JesusGarces Lambert (regista di documentari per Sky, History Channel, National Geographic, Artè France, BBC, tra cui Dietro l’altare, Viaggio nel cinema in 3D – una storia vintage, Concordia io c’ero)
Direttore della Fotografia: Massimiliano Gatti (Raffaello il Principe delle Arti, Firenze e gli Uffizi, San Pietro e le Basiliche, Musei Vaticani)
Musiche: Matteo Curallo (Nelle Tue Mani dal film Il Gladiatore; 1992; Firenze e gli Uffizi, San Pietro e le Basiliche Papali, Raffaello il Principe delle Arti; I Babysitter; The Plac | Edizioni Sugarmusic Spa)
Produttori esecutivi: Francesco Invernizzi per Magnitudo Film, Dimitri Cioffi per Sky
Montaggio: Valentina Corti
Art Director: VincenzoCilurzo
VFX supervisor: Filippo Balderi
Produzione: Sky, Magnitudo Film
Distribuzione Internazionale: Nexo Digital
Un progetto sviluppato dai creatori di “Raffaello – il Principe delle Arti” e “Firenze e gli Uffizi” con il Riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con il Patrocinio del Comune di Milano e realizzato in collaborazione con Palazzo Reale e Vatican Media (giàCentro Televisivo Vaticano) e con il sostegno di Malta.I media partner sono radio RTL 102.5, Mymovies e ARTE.it.
Formato: 4K HDR. Durata: 90’
Piattaforma Digitale: @CinemadArteSky
Social: #CaravaggioFilm
I LUOGHI D’ARTE DEL FILM

MILANO
Archivio Storico Diocesano – Certificato di battesimo di Caravaggio
Pinacoteca di Brera – Cena in Emmaus (seconda versione)
ROMA
Archivio di Stato di Roma – Documento Prospero Orsi, Processo Baglione, Querela da un garzone, Inventario sequestro oggetti, Contratto tele Contarelli
Chiesa di San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli – Vocazione di San Matteo, Martirio di San Matteo, San Matteo e l’Angelo – LUOGO CHE CUSTODISCE LE OPERE DI CARAVAGGIO NELLA LORO COLLOCAZIONE ORIGINALE
Basilica Santa Maria del Popolo, Cappella Cerasi – Conversione di San Paolo, Crocefissione di San Pietro – LUOGO CHE CUSTODISCE LE OPERE DI CARAVAGGIO NELLA LORO COLLOCAZIONE ORIGINALE
Musei Vaticani – Deposizione dalla croce aka Deposizione di Cristo
Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, Palazzo Barberini –Giuditta e Oloferne, Flagellazione di Cristo (in esposizione temporanea su prestito del Museo di Capodimonte, Napoli)
Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio – Madonna dei Pellegrini – LUOGO CHE CUSTODISCE LE OPERE DI CARAVAGGIO NELLA LORO COLLOCAZIONE ORIGINALE
Basilica di San Pietro, Altare di San Michele Arcangelo – ricollocazione ‘virtuale’ della Madonna dei Parafrenieri (oggi alla Galleria Borghese) presso l’altare per cui era stata commissionata

FIRENZE
Gallerie degli Uffizi – Bacco, Scudo con Testa di Medusa, Sacrificio di Isacco
NAPOLI
Pio Monte della Misericordia – Sette Opere di Misericordia, Volume delle riunioni del governo del Pio Monte del 1613 – LUOGO CHE CUSTODISCE LE OPERE DI CARAVAGGIO NELLA LORO COLLOCAZIONE ORIGINALE
MALTA – LA VALLETTA
Concattedrale di San Giovanni– San Girolamo scrivente (seconda versione), Decollazione di San Giovanni Battista – LUOGO CHE CUSTODISCE LE OPERE DI CARAVAGGIO NELLA LORO COLLOCAZIONE ORIGINALE
Forte Sant’Angelo – le guve e le segrete.

LE OPERE DEL FILM
Opere di Caravaggio
1. Canestra di frutta (Olio su tela – 1594-1598)
Pinacoteca Ambrosiana – Milano
2. Autoritratto in veste di Bacco aka Bacchino Malato (Olio su tela – 1593-1594 ca)
Galleria Borghese – Roma
3. I Bari (Olio su tela – 1595)
Kimbell Art Museum – Fort Worth
4. Buona Ventura (seconda versione) (Olio su tela – 1596-1597)
Museo del Louvre – Parigi
5. I Musici (Olio sutela – 1597 ca)
The Metropolitan Museum of Art – New York
6. Suonatore di liuto (prima versione) (Olio su tela – 1595-1596 ca)
Museo dell’Ermitage – San Pietroburgo
7. Bacco (Olio su tela – 1597-1598 ca)
Galleria degli Uffizi – Firenze
8. Riposo durante la fuga in Egitto akaRiposo dalla fuga in Egitto (Olio su tela – 1595-1596 ca)
Galleria Doria Pamphilj – Roma
9. Amor vincit omnia aka Amor Vincit Omnia aka Amor Vincitore(Olio su tela – 1602-1603)
StaatlicheMuseenzuBerlin – Gemäldegalerie
10. Scudo con Testa di Medusa (Olio su tela – 1598 ca)
Galleria degli Uffizi – Firenze
11. Ragazzo morso da un ramarro (prima versione) (Olio su tela – 1595-1600)
National Gallery – Londra
12. Ragazzo morso da un ramarro (seconda versione) (Olio su tela – 1595-1596)
Fondazione Longhi – Firenze
13. Sacrificio di Isacco (Olio su tela – 1598)
Galleria degli Uffizi – Firenze
14. Vocazione di San Matteo (Olio su tela – 1599)
Chiesa di San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli – Roma
15. Martirio di San Matteo (Olio su tela – 1599-1600)
Chiesa di San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli – Roma
16. Martirio di San Matteo, immagine a raggi X
Correlata a Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma
17. San Matteo e l’Angelo (Olio su tela – 1602)
Chiesa di San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli – Roma
18. San Matteo e l’Angelo (prima versione) (Olio su tela oggi distrutta – 1602) foto in b/n
StaatlicheMuseenzuBerlin – Gemäldegalerie
19. Crocefissione di San Pietro aka Crocefissione di San Pietro (Olio su tela – 1600-1601)
Basilica Santa Maria del Popolo, Cappella Cerasi – Roma
20. Conversione di San Paolo (seconda versione) akaCaduta di Saulo (Olio su tela 1600-1601)
Basilica Santa Maria del Popolo, Cappella Cerasi – Roma
21. Deposizione dalla Croce aka Deposizione di Cristo (Olio su tela – 1604)
Pinacoteca Vaticana, Musei Vaticani – Città del Vaticano
22. Marta e Maria Maddalena (Olio su tela – 1598 ca)
Detroit Institute of ArtsMuseum – USA
23. Maddalena Penitente (Olio su tela – 1595 ca)
Galleria Doria Pamphilj – Roma
24. Giuditta e Oloferne (Olio su tela – 1599 ca)
Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, Palazzo Barberini – Roma
25. Madonna dei Pellegrini (Olio su tela – 1605)
Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio – Roma
26. Morte della Vergine (Olio su tela – 1604)
Museo del Louvre – Parigi
27. Madonna dei Parafrenieriaka Madonna dei Palafrenieri (Olio su tela – 1605-1606)
Galleria Borghese – Roma
28. Cena in Emmaus (seconda versione) (Olio su tela – 1605-1606)
Pinacoteca di Brera – Milano
29. Sette Opere di Misericordia (Olio su tela – 1606-1607)
Pio Monte della Misericordia – Napoli
30. Flagellazione di Cristo (Olio su tela – 1607-1608)
Museo di Capodimonte – Napoli
31. Ritratto di Alof de Wignacourt con paggio (Olio su tela – 1607)
Museo del Louvre – Parigi
32. San Girolamo scrivente (seconda versione) (Olio su tela – 1608)
Concattedrale di San Giovanni, La Valletta – Malta
33. Decollazione di San Giovanni Battista aka Decollazione di San Giovanni (seconda versione) (Olio su tela – 1608)
Concattedrale di San Giovanni, La Valletta – Malta
34. Seppellimento di Santa Lucia (Olio su tela – 1608)
Chiesa di Santa Lucia alla Basia – Siracusa
35. David con la testa di Golia (Olio su tela – 1606)
Galleria Borghese – Roma

Opere di altri artisti nel film

1. Ritratto di Caravaggio (Carboncino nero e pastelli su carta blu – 1621)
Ottavio Leoni
Biblioteca Marucelliana – Firenze
2. Angelica e Medoro (Olio su tela – 1535-1599)
Simone Peterzano
Collezione privata
3. Pietà (Olio su tela – 1584)
Simone Peterzano
San Fedele – Milano
4. I Tre Filosofi (Olio su tela – 1504-1505 ca)
Giorgione
KunsthistorischesMuseum – Vienna
5. Ultima Cena (Tempera grassa su intonaco – 1495-1498)
Leonardo Da Vinci
Museo del Cenacolo Vinciano – Milano
6. Autoritratto Cavalier d’Arpino (Giuseppe Cesari) (Olio su tela – 1640)
Giuseppe Cesari (Cavalier d’Arpino)
Accademia Nazionale di San Luca – Roma
7. Ritratto di Vincenzo Giustiniani (Incisione – 1631)
Claude Mellan
The MetropolitanMuseum of Art – New York
8. Ritratto del Cardinale Scipione Borghese (Disegno – 1587-1630 ca)
Ottavio Leoni
StaatlicheMuseenzuBerlin – Kupferstichkabinett
9. Presunto Ritratto di Costanza Sforza Colonna (Olio su tavola – XVI secolo)
Pittore del XVI Secolo
Galleria Colonna – Roma
10. Latomie (Disegno – 1753-1794)
Claude Louis Chatelet
Dal volume “Voyagepittoresque a Naples et en Sicile” di Jean-Claude Richard de Saint-Non (pubblicato da Dufour, 1829, Parigi)
Siracusa

ELENCO DOCUMENTI ORIGINALI RIPRESI NEL FILM
1. Certificato di battesimo di Michelangelo Merisi che riporta la data 30 settembre 1571
Archivio Storico Diocesano – Milano
2. Documento in cui Prospero Orsi testimonia che il Caravaggio era l’unico a girare armato di spadone avendo la licenza di portarla in quanto servitore del cardinal Del Monte, datato 12 luglio 1597
Archivio di Stato – Roma
3. Verbali del Processo Baglione 28 agosto 1603
Archivio di Stato – Roma
4. Querela per Caravaggio da un garzone di osteria per avergli tirato un piatto di carciofi datato 24 aprile 1604
Archivio di Stato – Roma
5. Contratto per l’esecuzione delle due tele in Cappella Contarelli datato 23 luglio 1599
Archivio di Stato – Roma
6. Inventario sequestro oggetti in casa di Caravaggio 26 agosto 1605
Archivio di Stato – Roma
7. Volume delle riunioni del governo del Pio Monte del 1613
Pio Monte della Misericordia – Napoli

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it