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da: Nexo Digital

Le conversazioni tra il maestro del brivido e il regista francese approdano finalmente nelle sale italiane solo il 4, 5 e 6 aprile arricchite da fotografie del tempo, estratti dei film di Hitchcock e i commenti di Martin Scorsese, David Fincher, Kiyoshi Kurosawa, Wes Anderson…

“Da quando anch’io sono diventato un regista, la mia ammirazione per Lei non è diminuita; al contrario, è diventata più forte e ha cambiato dimensione. Ci sono molti registi che amano il cinema, ma ciò che Lei possiede è un amore proprio della celluloide, ed è per questo che vorrei parlarle. Vorrei che Lei mi dedicasse un’intervista registrata della durata di circa 8 giorni e 30 ore. Lo scopo finale poi non sarebbe una serie di articoli ma un intero libro che verrà pubblicato contemporaneamente a New York e a Parigi, e poi, più in là, nel resto del mondo” (Truffaut a Hitchcock, Aprile 1962)

ECCO IL TRAILER : https://www.youtube.com/watch?v=VFYsmkV7EV0

#HITCHCOCKTRUFFAUT

In Emilia Romagna aderiscono i cinema:

EMILIA ROMAGNA Bologna Lumière il 18,19,20 aprile
EMILIA ROMAGNA Bologna Odeon
EMILIA ROMAGNA Bologna The Space
EMILIA ROMAGNA Casalecchio di Reno Uci
EMILIA ROMAGNA Cesena Aladdin
EMILIA ROMAGNA Cesena Eliseo
EMILIA ROMAGNA Ferrara Apollo
EMILIA ROMAGNA Ferrara Uci
EMILIA ROMAGNA Forlì Astoria
EMILIA ROMAGNA Forlimpopoli Cineflash
EMILIA ROMAGNA Imola Sala Teatro dell’Osservanza
EMILIA ROMAGNA Modena Truffaut
EMILIA ROMAGNA Parma The Space
EMILIA ROMAGNA Parma The Space Cinecity
EMILIA ROMAGNA Piacenza Uci
EMILIA ROMAGNA Ravenna Cinemacity
EMILIA ROMAGNA Reggio Emilia Uci
EMILIA ROMAGNA Rimini Giometti le Befane
EMILIA ROMAGNA Rimini Savignano Uci Romagna
EMILIA ROMAGNA Sant’Agata Bolognese Cineci

È il 13 agosto 1962 quando François Truffaut e Alfred Hitchcock (quest’ultimo proprio nel giorno del suo 63esimo compleanno) si siedono l’uno di fronte all’altro per una lunga intervista. Accompagnati dall’interprete Helen Scott, i due staranno insieme una settimana intera, durante la quale il grande autore britannico condividerà con il suo giovane ammiratore i segreti del suo cinema. Da quell’incontro nascono un’amicizia che dura per 20 anni e il volume “Hitchcock/Truffaut” (in italiano Il cinema secondo Hitchcock, edito dal Saggiatore) che il regista francese amava chiamare “Hitchbook”. La Bibbia del Cinema, il celebrato libro di Truffaut basato sulla sua intervista al maestro, divenne il libro da leggere per gli addetti ai lavori di tutto il mondo e ancora oggi ha lo stesso valore di allora. Le conversazioni tra i due, infatti, cambiarono profondamente la critica nei confronti dell’opera di Hitchcock e destarono scandalo perché lo stesso concetto di “cinema” venne totalmente sconvolto.

Oggi quell’incontro, la più grande lezione di cinema di tutti i tempi, arriva nelle sale italiane con Hitchcock/Truffaut di Kent Jones che verrà distribuito da Cinema e Nexo Digital il 4, 5 e 6 aprile (elenco delle sale disponibile su www.nexodigital.it e trailer https://www.youtube.com/watch?v=VFYsmkV7EV0) per portarci direttamente nel mondo del creatore di Psycho, Uccelli e La donna che visse due volte. La visione singolare di Hitchcock, mostrata grazie ad estratti dei suoi film, alle registrazioni originali dell’intervista, alle fotografie del tempo, alle lettere che i due si scambiarono, verrà rievocata e commentata da alcuni dei più grandi registi di oggi: Martin Scorsese, David Fincher, Arnaud Desplechin, Kiyoshi Kurosawa, Wes Anderson, James Gray, Olivier Assayas, Richard Linklater, Peter Bogdanovich e Paul Schrader.

Hitchcock/Truffaut di Kent Jones e del co-sceneggiatore Serge Toubiana (già ex direttore dei Cahiers du Cinéma, rivista nella quale si formò lo stesso Truffaut) è la storia di un critico che divenne regista (nel 1962, all’età di 30 anni, Truffaut aveva girato 3 film) e di un maestro del cinema all’apice della sua fama (Hitchcock stava finendo Gli Uccelli, il suo 48esimo lungometraggio). Ed è anche la storia di un appassionato réalisateurfrancese e di un regista inglese che era al centro di Hollywood e della complessità dei grandi Studios. Il loro dialogo è un confronto tra due idee molto diverse, quasi opposte, di cinema sia come arte che come industria. Quando François Truffaut intervistò Hitchcock su ogni film della sua carriera, aveva un’intenzione molto chiara: mostrare ai critici americani che si erano sbagliati a sottovalutare i film di Hitchcock, che per loro erano solo film di intrattenimento. Così, nel cercare Hitchcock, Truffaut ha seguito e poi concluso quella sequenza logica che prese spunto da un gesto critico iniziato con i suoi amici Rohmer, Godard, Chabrol e Rivette negli anni ’50 ai Cahiers du cinéma con uno scopo: far sì che Hitchcock venisse riconosciuto come un vero maestro della pellicola.

Kent Jones, regista e scrittore
Scrittore e regista, Jones è autore di diversi libri di critica. È stato per molti anni un assiduo collaboratore della rivista Film Comment ed è stato selezionato tra i Guggenheim Fellow nel 2012. Ha lavorato con Martin Scorsese a numerosi documentari tra cui Il mio viaggio in Italia, Val Lewton: The Man in the Shadows A Letter to Elia. È attualmente al lavoro su un follow-up a Il mio viaggio in Italia. Jones ha co-sceneggiato il film di Arnaud DesplechinJimmy P., interpretato da Benicio del Toro e Mathieu Amalric, presentato in concorso al Festival di Cannes nel 2013. Attualmente è Direttore Artistico della Fondazione World Cinema. Dal 2012, è Direttore del New York Film Festival.

Hitchcock/Truffaut è distribuito nelle sale italiane da Cinema e Nexo Digital in collaborazione coi media partner Radio DEEJAY e MYmovies.it.
Sui Social: #HITCHCOCKTRUFFAUT

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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