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Da: Comune di Comacchio

Dopo aver percorso per quasi un mese, nei fine settimana e nei giorni di festa, frazioni e località del territorio comunale, la rassegna I COLORI DEL NATALE approda a Comacchio, dove animerà il centro storico con spettacoli ed eventi fino alla fine dell’anno. Come oramai è tradizione da alcuni anni, i burattini animeranno l’Antica Pescheria presso i Trepponti, e non mancheranno altri appuntamenti in piazza ed itineranti.
Sabato 17 dicembre si parte con un doppio evento.A partire dalle ore 16, nell’Antica Pescheria, saranno infatti protagonisti I Burattini di Massimiliano Venturi, con lo spettacolo Una Storia di Natale: l’atmosfera natalizia arriva anche nel teatrino dei burattini, Fagiolino e Sganapino si preparano a modo loro alle festività, regalando risate e divertimento al pubblico di tutte le età. Dopo i burattini, il pomeriggio proseguirà in Piazza Folegatti, con Skizzo e JF che presenteranno il loro apprezzatissimo Circus Off. Uno spettacolo frizzante e dinamico, che spazia dalla giocoleria all’equilibrismo, dall’uso dell’attrezzistica circense alle gags clownesche. Trampoli, monocicli giraffa, clavette e palline luminose sono il pane quotidiano dei due protagonisti, che si esibiscono in numeri di grande maestria e pericolosità, ma sempre col sorriso sulle labbra. Lo spettacolo sarà proposto in due tempi, con inizio alle ore 16:30 e 17:30.
Si prosegue poi domenica, partendo sempre dall’Antica Pescheria, dove saranno nuovamente protagonisti i burattini, ma questa volta della Compagnia Orsolini e Palmieri. Mengone, Rugantino e tutti gli allegri personaggi protagonisti degli spettacoli della compagnia marchigiana, animeranno l’atto unico Natale con Mengone, una farsa tutta da ridere allestita appositamente per il periodo natalizio. Risate assicurate per il pubblico di tutte le età.
A seguire, alle ore 16:30 in Sala Polivalente a Palazzo Bellini, gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Comacchio e dell’Istituto Carducci di Ferrara saranno i protagonisti di Christmas Carols and Spirituals, un evento a cura di Briciole di Teatro, di grande impatto, che proporrà musiche tipiche della tradizione natalizia.
La programmazione proseguirà poi nel fine settimana di Natale, con i Burattini in Pescheria nel pomeriggio di venerdì 23, ed una vigilia all’insegna della musica, dell’animazione e delle marionette a filo, a Lido Estensi, che vedrà protagonista gli artisti di All’incirco.
La rassegna è realizzata per il Comune di Comacchio da Teatro dell’Aglio e Briciole di Teatro, con il contributo della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con Bialystok Produzioni e sotto la direzione artistica di Massimiliano Venturi. L’ingresso agli spettacoli è sempre gratuito. Il programma completo è scaricabile sul sito www.comacchioateatro.it. Infoline 349 0807587.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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