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Da: Gruppo Hera

Hera e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna presentano 80 nuovi percorsi di alternanza scuola-lavoro e stage estivi in azienda per i ragazzi degli istituti superiori dei territori serviti dalla multiutility. Nell’anno scolastico 2016-2017 saranno inclusi nel progetto anche i licei di Bologna e Ravenna. Iscrizioni aperte fino al 21 ottobre

Dai banchi di scuola all'azienda: Hera torna ad aprire le porte agli studenti di scuola secondaria di secondo grado dell’Emilia-Romagna offrendo un importante contributo alla loro formazione. Nell’anno scolastico 2016/17, infatti, verranno attivati con le scuole dei territori serviti dalla multiutility – classi terze e quarte – 80 percorsi di alternanza scuola-lavoro (20 in più rispetto allo scorso anno), attraverso i quali i ragazzi potranno svolgere attività concrete inerenti i processi di lavoro affiancati dal personale dell’Azienda. I percorsi attivati da Hera con le scuole delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna e Rimini – province in cui sono ubicate le sedi operative del Gruppo – coinvolgeranno 80 studenti dei seguenti indirizzi di studio: amministrazione finanza e marketing (a Bologna, Ferrara e Ravenna), sistemi informativi aziendali (in tutte le province), elettronica ed elettrotecnica (a Bologna, Modena, Forlì-Cesena e Ravenna), chimica e materiali (in tutte le province), energia (a Forlì-Cesena), informatica (a Bologna) e telecomunicazioni (a Modena). Partiranno, inoltre, anche percorsi rivolti a studenti dei licei classico, scientifico e delle scienze umane di Bologna e Ravenna. La sede di Ferrara ha accolto 8 studenti nel precedente anno scolastico e per il prossimo ne accoglierà altri 7 provenienti da Istituti tecnici, di cui 4 durante l’anno scolastico e 3 nel periodo estivo. I percorsi, incentrati sull’integrazione tra competenze lavorative proprie dei reali processi di lavoro e competenze previste dai piani didattici dei diversi indirizzi sopra richiamati, si svolgono presso le sedi aziendali del Gruppo Hera. Le scuole interessate possono inviare candidature entro il 21 ottobre 2016 all’indirizzo mail di posta elettronica: alternanza@pec.gruppohera.it.

LINK UTILI
http://istruzioneer.it/category/secondaria-di- 2-grado/alternanza- scuola-lavoro/ www.gruppohera.it/alternanza

Il Piano attuativo 2016/17 sarà presentato alle scuole giovedì 6 ottobre 2016, alle ore 9,30, presso la sede del Gruppo Hera in Bologna, in V.le Berti Pichat n.2/4. Il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera e il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, oltre a condividere i risultati conseguiti nel 2015/16, consegneranno nell’occasione gli attestati ai 60 ragazzi protagonisti dei percorsi nell’a.s. 2015/16. “L’alternanza scuola-lavoro non è questione residuale del fare scuola. Tanto meno è perdita di tempo.
L’alternanza è invece – afferma il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Stefano Versari – una modalità nuova di fare scuola in situazione lavorativa. Per questo va pensata, organizzata, seguita. Non nasce con uno schiocco di dita. Si deve imparare a fare l’alternanza. Le scuole stanno imparando e i risultati sono incoraggianti. L’esperienza con Hera è una di quelle con migliore esito, perché la multiutility offre ampio coinvolgimento del proprio personale. Sono grato ad Hera per la sua capacità cooperativa con la scuola e per aver permesso nel 2016/17 l’estensione dell’esperienza anche ai licei”. “Hera è orgogliosa di mettere ancora una volta a disposizione degli studenti le competenze e la professionalità con cui, quotidianamente, serve più di 4 milioni di cittadini – commenta Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera – Il coinvolgimento dei licei, che quest’anno per la prima volta parteciperanno agli 80 progetti messi in campo dalla multiutility, ci consente di contribuire alla formazione di studenti orientati a un percorso differente da quello tecnico, offrendo loro una possibilità in più per aprirsi un varco nel mondo lavorativo”. “I percorsi di alternanza scuola-lavoro – aggiunge Tommasi di Vignano – sono una dimostrazione concreta di quanto la nostra azienda creda nel capitale umano e nell’investimento sulle attività di trasmissione del sapere, come del resto già avviene con i progetti di educazione ambientale nelle scuole di ogni grado, dalle materne alle superiori”.

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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