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da: organizzatori

In occasione della manifestazione “Le Giornate del Riso 2015”, il Consorzio di tutela del Riso del Delta del Po IGP organizza, sabato 29 agosto alle ore 10.30, un convegno per discutere degli scenari e delle prospettive in tema di internazionalizzazione e grande distribuzione del prezioso cereale.

Si rinnova anche nel 2015 a Jolanda di Savoia, la capitale del Riso del Delta del Po, il tradizionale appuntamento con Le Giornate del Riso, evento organizzato dall’amministrazione comunale, che nel 2015 raggiunge la 20° edizione (quest’anno in programma dal 22 al 30 agosto).
La manifestazione, che anno dopo anno sta conquistando un successo crescente, si ripropone di promuovere un territorio che punta sulla valorizzazione del suo principale prodotto tipico: il riso marchiato IGP del Delta del Po.
Proprio per fare il punto sullo state dell’arte del prodotto principe del territorio deltizio, il Consorzio di tutela del Riso del Delta del Po IGP, avvalendosi del supporto dell’agenzia Relazioni Cosmiche, organizzano per sabato 29 agosto 2015, a partire dalle ore 10.30, il convegno dal titolo “Quali prospettive per il riso italiano? I mercati internazionali e la grande distribuzione organizzata come opportunità per il Riso del Delta del Po IGP”, che si terrà presso il Teatro Comunale “G. Cazzanti” di Jolanda di Savoia.
“Per celebrare l’importante traguardo della manifestazione, ma mantenendo sempre un occhio puntato verso gli scenari futuri, riteniamo doveroso e fondamentale approfondire un tema attuale, oggi più che mai” dichiara il Presidente del Consorzio Adriano Zanella “In modo particolare si è deciso di farlo chiedendo il punto di vista di realtà che rappresentano l’eccellenza e che offrono uno spaccato importantissimo della situazione attuale”.
Dopo i saluti di Elisa Trombin, Sindaco di Jolanda di Savoia, e Adriano Zanella, Presidente del Consorzio di Tutela del Riso del Delta del Po che parlerà anche dei prossimi programmi del Consorzio, interverranno tra i relatori: Paolo Carrà – Commissario Straordinario dell’Ente Nazionale Risi (tema dell’intervento: Il Riso italiano, lo stato dell’arte), Flavio Innocenzi – Direttore del Consorzio di tutela dell’Asiago DOP (Quali mercati esteri per le DOP e le IGP: il caso dell’Asiago), Francesco Pugliese – Amministratore Delegato CONAD (La GDO per le DOP e IGP: gli scenari futuri) e Alessandro Grandi – Presidente Grandi Riso (Il Riso del Delta del Po IGP, le conquiste e le nuove sfide). Conclusioni dell’incontro affidate a Simona Caselli, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna.
Il ricco programma della manifestazione vede assoluto protagonista il riso, con la presenza di stand espositivi, convegni, esibizioni di aratura, raduno di camper, modellismo agricolo, visite guidate naturalistiche e tecniche e un nuovissimo stand gastronomico per gustare il rinomato riso IGP nelle sue famose varietà Carnaroli, Baldo, Arborio, Volano.

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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