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Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

ALAN FABBRI (LN): “AUTONOMIA: PIU’ CONCRETEZZA SULLA QUESTIONE ECONOMICA. LE TASSE DEI CITTADINI DEVONO RIMANERE SUL TERRITORIO”

“Per realizzare una vera autonomia servono risorse: le tasse devono rimanere sul territorio e su questo punto, invece, Bonaccini non si è speso. Il momento è storico e si doveva osare di più, chiedendo anche per l’Emilia Romagna tutte le competenze, come ha fatto il Veneto. Ora aspettiamo di vedere quali risultati il presidente porterà a casa”.
Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, ha annunciato oggi in Assemblea legislativa l’astensione del gruppo sulla risoluzione presentata dalla maggioranza per dare l’incarico formale al presidente Stefano Bonaccini, di procedere nella trattativa con il ministero per l’autonomia regionale.
“Rivendicare l’autonomia per un ente locale è un passaggio fondamentale per la crescita, perché ridà in mano ai territori non solo strumenti attuativi e risorse, ma anche l’orgoglio di sentirsi parte di una comunità con una identità precisa”, spiega Fabbri. “Il concetto di identità però, purtroppo, spaventa gli ambiti politici della sinistra e, infatti, è mancato nel processo sull’autonomia che l’Emilia Romagna porta avanti da un anno a questa parte”.
A contrario “in Veneto dove l’identità è più forte oltre alle 23 competenze è stata formulata anche una richiesta forte sulle risorse da mantenere sul territorio”, aggiunge Fabbri. “Rivendicare i 9 decimi delle tasse, come ha fatto appunto il Veneto, è una base di partenza per trattare ed esprime la volontà di dare concretezza all’autonomia”, aggiunge Fabbri “concretezza che da parte di Bonaccini è mancata, proprio sulla questione economica”, aggiunge Fabbri “senza la quale però è impossibile procedere”.
Quella che abbiamo “è un’occasione storica che non va sprecata”, aggiunge il capogruppo. “Chiediamo al presidente Bonaccini di essere coinvolti e di poter partecipare ad un passaggio tanto importante” aggiunge Fabbri “così come gli chiediamo di evitare di creare un inutile scontro politico con chi governa lamentando inesistenti discriminazioni causate dal colore politico”. Se i risultati concreti ci saranno “saremo i primi a brindare all’autonomia dell’Emilia Romagna”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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