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Da: Rotary Club Copparo

Si parlerà di Cina nella serata del Rotary Club Copparo di Lunedì prossimo, 30 Settembre, serata che avrà come prestigioso ospite e relatore l’ambasciatore Giulio Prigioni, uno dei più accreditati esperti di geopolitica e geoeconomia del corpo diplomatico italiano.
Prigioni è l’autore di un recente saggio “Le Nuove Ombre Rosse” (Edizioni Ex Libris) in cui affronta il nuovo protagonismo cinese sullo scacchiere internazionale, fra tante opportunità e qualche minaccia.
La prepotente ascesa economica della nuova potenza cinese ha già provocato forti tensioni con l’altra superpotenza mondiale, gli Stati Uniti. Per ora si tratta di un confronto limitato ad una guerra di dazi, ma è lecito chiedersi se esiste il rischio di un’escalation meno pacifica.
L’espansionismo cinese ha coinvolto da tempo il continente africano, ma ora sta puntando a mercati molto più consistenti. E questa nuova (ed al tempo stessa antica) direttrice è la cosiddetta “Via della Seta” che punta all’Europa.
Il precedente governo italiano ha recentemente sottoscritto, pur fra molte polemiche, un trattato con la Cina che prevede l’utilizzo di alcuni dei principali porti italiani (in particolare Trieste) come terminal della Via della Seta marittima (esiste anche un’altra Via della Seta ferroviaria che ha invece come terminal la Germania). 
Sarà un’eccezionale occasione di sviluppo dell’export italiano verso Oriente e la Cina, o una breccia per un’ulteriore invasione di prodotti cinesi nel nostro Paese ed in Europa? 
L’Ambasciatore Giulio Prigioni lunedì sera attraverso la sua esperienza diplomatica ed i suoi studi geopolitici cercherà di esplorare le implicazioni di questo rebus. 
Essendo una serata rotariana dedicata alla Cina, il Club di Copparo ha scelto di tenerla significativamente presso un noto ed elegante ristorante cinese (Ni Hao) della zona. Appuntamento alle ore 20.30.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it