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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


Da: Comune di Comacchio

Un momento di riflessione per non dimenticare, che sensibilizzi le nuove generazioni. Ad oltre 25 anni dallo scoppio della guerra nella ex Jugoslavia, i ragazzi delle scuole superiori e terza media di Comacchio e Ferrara, hanno partecipato all’incontro di oggi presso la sala Polivalente di Palazzo Bellini. È stata l’occasione per apprendere da testimoni diretti quanto accaduto in Serbia, Bosnia e soprattutto a Srebrenica, teatro di uno dei più gravi massacri avvenuti dopo la seconda guerra Mondiale. Nel 1995, a Srebrenica, persero la vita almeno 8.000 persone, uno dei fatti più cruenti della storia recente. Ospiti della giornata il console bosniaco di Monstar, Goran Grbesic, le giornaliste Azra Nuhefenic e Vesna Scepanovic, Alberto Bonifaci dell’Associazione Arpa e Marco Ranieri. Questo momento, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica dott.ssa Roberta Monti, ha riunito diverse classi degli istituti superiori e primarie di secondo grado di Comacchio, nonché studenti dell’Istituto Vergani Navarra di Ferrara. Presenti alla giornata anche gli assessori Maria Chiara Cavalieri e Riccardo Pattuelli. La mattinata, si è conclusa con il pranzo presso l’Istituto superiore Remo Brindisi, in cui i giovani studenti hanno potuto esaltare le tipicità gastronomiche del territorio. Auspicando la continuazione di questo progetto che collega l’Italia alla Bosnia, Cavalieri, Assessore con delega alla scuola del Comune di Comacchio, ha ribadito quanto “sia importante non dimenticare il passato, di quanto raccontarlo ai nostri ragazzi sia fondamentale per formare i giovani adulti del futuro”.

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it