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Oggi è il 4 novembre e come tutti i giorni, aprendo internet, mi piove addosso di tutto.
E tutto è sempre più delirante.
Dalla soap opera “carne rossa” all’ennesimo scandalo in Vaticano passando per i soliti deliri diciamo “ordinari”.
Quindi mi sembra saggio fare una cosa che faccio spesso.
Via, scappare da questo ciarlare.
Così, mi ricordo che oggi, nel 1994, un certo signor Smith ci lasciò le penne.
Questo signor Smith però non era un signor Smith qualunque, anzi.
Era forse, l’unico signor-due-volte-Smith.
La prima volta che mi trovai davanti il signor Smith fu durante uno strano Natale di tipo dodici anni fa.
Mio zio mi regalò uno di quei dvd the-best-of-rock e giù di lì.
Quindi carichissimo lo caccio su e mi trovo davanti una ragazza vagamente hippy e palesemente tedesca che dice EM-ZEEE-FAIF.
E poi parte il panico.
E durante tutto quel bordello sbucano delle scritte in sovraimpressione fra cui quella scritta: FRED SONIC SMITH.
E io li penso DIO CHE NOME.
Ma questo non era niente in confronto a quello che stava per arrivare.
‘Sto Fred Sonic Smith non solo suonava la chitarra in coppia con Wayne Kramer in un modo assurdo ma a una certa, apparentemente senza motivo, così dal nulla, cacciava delle urla che mi entrarono letteralmente nelle ossa.
Non si vedeva subito che le urla le cacciava lui, si vedeva solo dopo un po’.
E quando si vedeva, diomà.
Sembrava un indiano pronto a fare a fette un cowboy.
Da lì mi procurai tutto quello che potevo degli MC5 e scoprii che erano uno dei riferimenti base di quel punk in cui mi stavo buttando.
Ma non era solo il punk, era un punk parecchio nero.
Nero come un James Brown incazzato duro,
E infatti poi piano piano scoprii che loro erano la band megafono delle Pantere Bianche di John Sinclair.
Una “roba” che si proponeva di rovesciare letteralmente gli interi Stati Uniti d’America con un programma politico che partiva dal rock’n’roll comprendendo tante altre cose divertenti
Ok, una vaccata e alla fine quei ragazzi finirono parecchio male.
Ma quel “programma politico” era roba che faceva effetto e più di tutto faceva effetto la musica.
Scoprii anche che ‘sto Sonic Smith era il marito di Patti Smith e ci restai secchissimo perchè in quel periodo ero in fissa anche con Wave, l’ultimo album di Patti prima del matrimonio-ritiro-a-fare-la-mamma e quel disco iniziava con “Frederick” e beh, niente, scoprii che quel Frederick era Sonic Smith.
Quindi, per non falsare l’epifania a chiunque non ci sia ancora sotto con gli MC5, direi che oggi ci sta il pezzo della sig.ra-doppiamente-Smith.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

https://youtu.be/izZuDxb84W0

Selezione e commento di AndreaPavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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