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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

L’Amministrazione Comunale conferisce una marcia in più al già ben avviato percorso di promozione turistica, rimettendosi subito in moto dopo gli eventi atmosferici di portata eccezionale, che hanno colpito la costa emiliana, al pari di quella romagnola.

Il modo migliore per ripartire è indubbiamente rappresentato dalla FREE, appuntamento fieristico di respiro internazionale, che prenderà il via mercoledì 18 febbraio 2015 a Monaco di Baviera. “Il Comune di Comacchio non si lascia di certo sfuggire questa ulteriore occasione per promuovere, al fianco di molti operatori del settore, il proprio territorio, facendo leva – dichiara l’Assessore al Turismo Sergio Provasi -, su un magnifico stand brandizzato, che ha già saputo catalizzare le attenzioni di visitatori e di tour-operators nelle due precedenti fiere internazionali, che si sono svolte a Stoccarda e ad Utrecht.”

La promozione del marketing territoriale all’estero, quest’anno vanta uno strumento in più, il nuovissimo catalogo di destinazione “Nice to meet you”, declinato secondo le tante sfaccettature che l’offerta turistica comacchiese è in grado di offrire, dal mare alla Natura, passando per l’archeologia e la cultura, nonchè per l’enogastronomia ed i percorsi ippo-ciclo-turistici.

“Anche il FREE di Monaco di Baviera costituirà una vetrina di rilievo internazionale per il nostro territorio, incastonato tra l’acqua delle valli di Comacchio, quella del mare Adriatico e le oasi naturali del Delta del Po, imponendosi come formidabile biglietto da visita – commenta il Sindaco Marco Fabbri-. Migliaia sono le copie del catalogo già distribuite in lingua originale nelle fiere dedicate al turismo e al tempo libero, alle quali il Comune di Comacchio ha ben figurato e tante altre saranno divulgate a Monaco, durante l’evento fieristico che si svolge in un Land la Baviera, particolarmente fidelizzato alle nostre zone. Non dimentichiamo che questa è una vetrina strategica per comunicare la bellezza del nostro territorio e della grande accoglienza, riservata proprio al mercato della Germania meridionale.

Pubblico e privato ancora una volta fanno sistema veicolando sul mercato tedesco offerte speciali per la Pentecoste, incentrate sul ricco calendario di eventi, che caratterizzerà il primo scorcio della stagione turistica.”

Sino al 22 febbraio dunque il Sindaco Marco Fabbri, l’Assessore al Turismo Sergio Provasi ed il Dirigente del Settore Cultura, Turismo e Sport, Roberto Cantagalli, affiancheranno i numerosi operatori turistici locali, anch’essi impegnati in un’azione sinergica di promozione del territorio, che non ha precedenti.

Riteniamo che sia una scelta giusta e strategica quella di partecipare a questa manifestazione e la nostra comunicazione, al di là degli eventi atmosferici, che ci hanno messi a dura prova – conclude il Sindaco-, è improntata sul fatto che siamo già pronti per la prossima stagione. Invitiamo anzi tutti a seguire l’evolversi della fiera F.RE.E. di Monaco, che non si limiterà all’attività di promozione allo stand, ma ci vedrà anche protagonisti di workshop con molti operatori dell’informazione e della promozione turistica in Germania, in collaborazione con APT Emilia Romagna.”

STAND COMACCHIO DELTA PARK RIVIERA

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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