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da: Ufficio Comunicazione Legacoop

A Goro le Cooperative dell’Agrolimentare e della Pesca di Legacoop Estense, tra cui spiccano le maggiori Eccelenze Italiane del Settore, si incontrano per fare il punto sulle prospettive del più importante Comparto del Made in Italy

Il valore aggiunto di Legacoop Estense, a livello economico, si esprime in questo comparto ai massimi livelli: grazie alla fusione fra Modena e Ferrara le maggiori imprese italiane del settore lattiero-caseario (Granterre-Parmareggio), vitivinicolo (Cantine Riunite & Civ), dell’acquacoltura (Copego) e dei salumi (Grandi Salumifici Italiani) sono riunite nella stessa associazione e, grazie a progetti in sinergia, possono rappresentare una chiave di sviluppo per tutto il territorio.

Il Comitato del settore Agroalimentare di Legacoop Estense si è riunito ieri a Goro, “a casa” del COPEGO – Consorzio Pescatori di Goro – per mettere a confronto le cooperative dei due territori e fare il punto sulle prospettive di sviluppo del settore.
Con l’unificazione fra Modena e Ferrara oggi sono 49 le cooperative agroalimentari e della pesca associate a Legacoop Estense, con 29 mila soci, oltre 6 mila dipendenti e un valore della produzione che sfiora i 2,3 miliardi di euro. Un dato che registra una crescita del 2%, molto positivo se confrontato al +0,6% dell’industria alimentare (fonte: Rapporto 2015 Osservatorio Agroalimentare Emilia Romagna).
Con l’unificazione dei due territori, alle cooperative ferraresi del settore agricolo – quali Agri Delta, Bellini, Sorgeva e Terremerse – e dell’acquacoltura – oltre a Copego, altre decine di cooperative di pesca – si sono aggiunti leader nazionali di mercato come Grandi Salumifici Italiani, Granterre-Parmareggio, Cantine Riunite & Civ, Apofruit.
La trasferta si è aperta con una visita in barca alle concessioni del Consorzio nella “Sacca di Goro”, un’importante occasione per le imprese modenesi di conoscere da vicino l’esperienza delle cooperative dell’acquacoltura, presentate da Massimo Genari, presidente Consorzio Pescatori Goro.
Dopo aver analizzato le prospettive dei più importanti comparti agroalimentari e ittici nazionali, Franco Michelini – Responsabile Settore Agroalimentare Legacoop Estense – e Sergio Caselli, – Referente Pesca di Legacoop Emilia Romagna – hanno sottolineato come “Il valore aggiunto espresso dalla nascita di Legacoop Estense si sia manifestato con evidenza nell’interesse dimostrato dai presenti per le opportunità di sinergia e progetti comuni fra le diverse cooperative associate”.
“Modena e Ferrara insieme vantano un gran numero di prodotti DOP e IGP di quel Made in Italy che tutto il mondo apprezza – ha sottolineato Andrea Benini, Presidente di Legacoop Estense, in chiusura –. La cooperazione gioca in questo settore, storicamente, un ruolo primario, anche per la sua capacità di aggregare i bisogni dei soci e raggiungere le dimensioni adeguate a confrontarsi con il mercato. Le imprese di Modena e Ferrara rappresentano un patrimonio inestimabile di esperienze imprenditoriali, che Legacoop Estense vuole contribuire a valorizzare favorendo progetti di sviluppo trasversali”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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