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A Copparo torna il Caffè Alzheimer

Da ufficio stampa

A Copparo riprendono le attività del Cafè Alzheimer rivolte alle persone affette da questa patologia ed ai loro familiari residenti nei comuni dell’Unione Terre e Fiumi.

Il progetto “Cafè della Memoria” è attivo dal 2010 ed è coordinato dalla cooperativa sociale Camelot su mandato di Azienda Speciale Servizi alla Persona “Unione Terre e Fiumi” nell’ambito del Progetto Regionale Demenze e in collaborazione col “Centro disturbi cognitivi e demenze” di Copparo dell’Azienda USL.

Il “Cafè della Memoria” è rivolto alle persone con disturbi cognitivi e ai loro familiari e propone attività progettate e condotte da un’equipe multidisciplinare di esperti.


Dopo la pausa invernale, gli incontri sono ripresi il 2 febbraio e si terranno, con cadenza quindicinale, il giovedì dalle 14:30 alle 17:30, presso la sede del rione “Crusar“ in via Garibaldi 108 a Copparo.
Il prossimo incontro si terrà giovedì 16 febbraio.

Nonostante dall’Alzheimer non si possa guarire, le famiglie possono trovare in questo spazio un’occasione di scambio, conforto e sollievo.

Il contesto in cui si volge il progetto è accogliente, informale e atto a garantire la sicurezza psicologica ed emotiva dei partecipanti. Per le persone con disturbi cognitivi vengono proposte attività come stimolazione cognitiva, terapia occupazionale e socializzazione, dirette da una psicologa e da un animatore sociale.

Per i familiari sono previsti incontri di formazione-informazione sulla malattia condotti da una psicoterapeuta e spazi di riflessione attraverso l’intervento di esperti come avvocati, assistenti sociali, fisioterapisti, geriatri, infermieri.

Per informazioni si può contattare Elias Becciu, coordinatore del progetto, alla mail eliasbecciu@coopcamelot.org o al numero di telefono 3703380505.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)