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da: ufficio stampa Culturalia

Anche questa XXII edizione del Salone del Restauro di Ferrara volge al termine, con il consueto impegno da parte degli organizzatori, per fornire un’offerta culturale il più aggiornata e plurale possibile, e l’entusiastica adesione di addetti e grande pubblico, sempre stimolati da nuovi convegni, seminari, workshop e presentazioni di casi eccellenti e best practice, in ambito italiano e internazionale.

Il programma di questo 9 maggio prevede in apertura un incontro dedicato al futuro del restauro, alle nuove derive dell’informatica e ai risvolti dell’utilizzo di nuove applicazioni web per la condivisione di saperi e conoscenze in questo ambito: Restauro 2.0. Genesi ed ostacoli del sapere condiviso, promosso da OPD – Opificio delle Pietre Dure, all’interno del quale interverrà Giancarlo Buzzanca, Responsabile della sezione di Informatica Applicata, gestione dei sistemi informativi OPD, sviluppo e gestione del sito Web e degli strumenti Web 2.0.

Anche nella giornata di domani sarà dato ampio spazio ad uno dei prestigiosi premi in campo architettonico che ogni anno vedono in Restauro un’occasione ufficiale di riconoscimento e di grande richiamo per l’individuazione dei meritevoli vincitori.

Tra questi il rinomato Premio IQU 10° edizione: Innovazione e qualità Urbana, che proprio quest’anno festeggia dieci anni di tradizione, un traguardo importante per il confronto tra progetti e realizzazioni, tra professioni e pubbliche amministrazioni, tra ricerca e gestione dello spazio pubblico.
Nato da un’idea di Manlio Maggioli, il premio si prefigge di individuare i migliori progetti sulla scena nazionale nell’ampio alveo dello spazio urbano delle città, con la volontà specifica di far apparire tutta quella diffusa e qualificata progettualità dei centri minori e del territorio, che difficilmente può essere valorizzato in un confronto nazionale.
La cerimonia di premiazione, organizzata e promossa da Maggioli Editore si svolgerà alla presenza della giuria e dei vincitori delle diverse sezioni ed aree tematiche del premio.

Dedicata nello specifico agli ordini del settore, sempre numerosi e assidui frequentatori delle iniziative di formazione e aggiornamento proposte dal programma di Restauro, la giornata di sabato 9 maggio prevede anche altri due interessanti appuntamenti.
Il primo è il seminario CHI PUÒ INSEGNARE IL RESTAURO? INCONTRO CON LA COMMISSIONE INTERNIMISTERIALE PER GLI ACCREDITAMENTI, promosso da Acropoli srl e coordinato da Giorgio Bonsanti, già Ordinario di Storia e Tecnica del Restauro all’Università di Firenze, prevede l’intervento di Gisella Capponi, Direttore ISCR, Marco Ciatti, Soprintendente OPD e altri illustri esponenti di Università e Accademie italiane, tutti facenti parte della Commissione Interministeriale per gli accreditamenti.

Successivamente, nel pomeriggio, sarà possibile partecipare alla tavola rotonda CASTELLI: spazi, edifici, uomini, idee, sui castelli e le loro strutture materiali, sui territori incastellati, sulle modalità di costruzione ed uso e sugli uomini che le svilupparono e le applicarono.

Un’ultima chicca, tutta nazionale, per concludere in bellezza la rassegna di operazioni di restauro degne di nota, che vedono il nostro Paese primeggiare, è Il restauro del Mammuthus Meridionalis a L’Aquila, un focus tematico organizzato da EXPIN Srl in cui si esporranno quelle che sono state le principali tappe affrontate durante il restauro, durato più di un anno, di uno dei reperti più importanti del patrimonio culturale abruzzese e sicuramente uno dei più radicati nell’immaginario collettivo.

Ultima e imperdibile occasione per respirare quell’atmosfera di condivisione di conoscenze e saperi, unica nel suo genere, caratteristica di una manifestazione che ha dimostrato anche quest’anno la propria assoluta necessità, per fare il punto di una situazione sempre critica e difficile, ma che vede nel nostro patrimonio un’inestimabile fonte di rilancio dell’economia, sulla quale investire.

Le informazioni e il programma completo e costantemente aggiornato sul sito www.salonedelrestauro.com

Mercoledì/Venerdì: 9.00 – 18.30
Sabato: 9.00 – 17.00

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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