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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Il percorso di stesura del nuovo strumento di pianificazione territoriale e urbanistica di Comacchio, denominato Piano Strutturale Comunale (P.S.C.), prevede la realizzazione di un Quadro conoscitivo, che rappresenti lo stato del territorio e dei processi evolutivi che lo stanno interessando, mediante una parte descrittiva, ma anche attraverso una sezione che ingloba giudizi su di essi.
Nel corso di quattro incontri, organizzati nel capoluogo e nelle frazioni, con lo scopo di concentrare l’attenzione sulle loro diverse caratteristiche e problematiche, il gruppo di lavoro che sta supportando l’Amministrazione Comunale nella costruzione di un percorso partecipato di elaborazione del piano, incontrerà i cittadini che desiderano fornire il proprio contributo alla realizzazione del Quadro Conoscitivo. Si raccoglieranno pertanto informazioni sui luoghi in cui viviamo e lavoriamo, sul valore loro attribuito dalla comunità, sulle criticità che li riguardano, su ciò che il Piano Strutturale potrebbe proporre per migliorare e difendere tutti quegli aspetti, che i cittadini reputano positivi o migliorabili.
Qui di seguito si riportano le date e le sedi nelle quali il gruppo di lavoro incontrerà i residenti, per raccogliere proposte, idee, suggerimenti:

giovedì 20 marzo 2014
Comacchio, ore 17.00,
Manifattura Marinati, c.so Mazzini, 200

venerdì 21 marzo 2014
per residenti di Vaccolino e Volania, ore 17.00,
presso ex Scuole Elementari di Volania, p.zza 25 Aprile

giovedì 27 marzo 2014
per i residenti dei Lidi sud (Estensi e Spina) e Porto Garibaldi,
ore 17.00,
Sala civica di Porto Garibaldi,
piazza Don Giovanni Verità, 7 (1° Piano)

sabato 28 marzo 2014
per i residenti dei Lidi Nord (Scacchi, Pomposa, Nazioni, Volano) e San Giuseppe,
ore 17.00,
Sala Civica di San Giuseppe, Via Fontana.

La scelta attuata dall’Amministrazione Comunale è stata quella di coinvolgere gli abitanti nella costruzione di un grande “affresco”, che racconti:
– la qualità dei luoghi così come essi la percepiscono e i valori che essi riconoscono nel proprio territorio;
– gli aspetti critici sui quali bisogna concentrare l’attenzione per evitare scelte che mettano in pericolo quella qualità e quei valori;
– gli aspetti che costituiscono l’identità di una comunità.
Questo lavoro di coinvolgimento si svolgerà entro l’estate del 2014, e verrà quindi tradotto e trasferito negli Atlanti partecipati del territorio e dei paesaggi del Comune di Comacchio. Gli atlanti saranno realizzati consultando cittadini di tutte le età, attraverso interviste, incontri, questionari, raccolta di opinioni attraverso il sito web www.psccomacchio.it.
A queste attività si affiancherà quella di costruzione di un quadro che rappresenti le più rilevanti istanze, che emergono dal territorio e di un mosaico delle idee più interessanti per il suo futuro, ambedue realizzati a partire dalle attività di ascolto e confronto già avviate. Si ricorda infatti che il Centro Idee Comacchio, inaugurato venerdì 7 marzo scorso in Via Edgardo Fogli 73, è aperto tutti i mercoledì mattina (dalle ore 10:30 alle ore 13:30), quale luogo di informazione e di ascolto per la stesura del nuovo P.S.C.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

La redazione e gli oltre 50 collaboratori scrivono e confezionano Periscopio  a titolo assolutamente volontario; lo fanno perché credono nel progetto del giornale e nel valore di una informazione diversa. Per questa ragione il giornale è sostenuto da una associazione di volontariato senza fini di lucro. I lettori – sostenitori, fanno parte a tutti gli effetti di una famiglia volonterosa e partecipata a garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano che si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori, amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato 10 anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato Periscopio e naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale.  Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 

Oggi Periscopio conta oltre 320.000 lettori, ma vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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