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Contributi per le imprese che puntano su innovazione e velocità dei servizi

da: Cofiter

Nell’ambito del bando regionale Sviluppo innovativo delle imprese – Asse 2, teso a sostenere la creazione e il potenziamento delle attività del territorio regionale, .anche Ferrara potrà usufruire di Cofiter Informatica, il service messo in campo da Cofiter (Confidi Terziario Emilia Romagna) per accompagnare la crescita e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese, start up comprese. L’obiettivo, come spiega il direttore, Marco Barbero, «è supportare interventi di innovazione tecnologica, organizzativa e finanziaria finalizzati ad incrementare la competitività del sistema produttivo». Destinatarie sono tutte le imprese dell’Emilia Romagna,ad eccezione di quelle operanti nel comparto agricolo, della pesca e dell’acquacoltura. I progetti presentati potranno andare dall’attivazione dei servizi a banda larga alla realizzazione di sofisticate piattaforme informatiche per sostenere l’e-commerce. Le finalità, come recita il bando, sono infatti «l’implementazione e la diffusione di metodi di acquisto e vendita on line; lo sviluppo di funzioni avanzate nel rapporto clienti/fornitori; la riorganizzazione e il miglioramento dell’efficienza dei processi produttivi». L’agevolazione consiste in un contributo pari al 45% della spesa ritenuta ammissibile, che non deve essere inferiore ai 20mila euro. «E’ un’operazione che consente alle piccole medie imprese di migliorarsi e essere competitive non solo in termini di prodotto – chiude Barbero – ma di tempestività e velocità dei servizi». Le domande per accedere dovranno essere presentate entro il prossimo 31 marzo. Info su beneficiari, termini, requisiti, condizioni economiche scrivere a finanziagevolata@cofiter.it. Sito, www.cofiter.it.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)