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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Oltre 250 commercianti del centro storico coinvolti, circa suggestive 300 lanterne luminose e tappetti rossi ad impreziosire gli ingressi dei negozi aderenti: sono questi alcuni dei numeri della seconda edizione di RED NIGHT – che si sviluppa sabato 22 novembre nelle vie del centro (piazza Sacrati, via San Romano, via Mazzini, corso Porta Reno, via Cortevecchia, piazza Trento e Trieste, corso Martiri della Libertà, via Previati/Borgoleoni, via Contrari, corso Giovecca, via Palestro, via Garibaldi, via Carlo Mayr, piazza Repubblica, via della Luna, via Spadari, via De Romei, piazza Gobetti, via Vaspergolo, via Voltapaletto, galleria Matteotti, corso Bersaglieri del Po, via Canonica, via Adelardi e via Baruffaldi) e darà inizio alla serie di manifestazioni natalizie che coinvolgeranno l’intero centro storico di Ferrara: dunque al via la RED NIGHT – con l’apertura facoltativa fino alle ore 22.00 delle attività coinvolte e con l’invito – come la prima edizione di successo dell’ottobre scorso – ad indossare un capo, un accessorio di colore rosso. La Red Night inizierà nel pomeriggio con la prima squadra della SPAL ed il mister Brevi (ore 15,30 all’angolo tra Palestro e Giovecca) come testimonials d’eccezione di “Natale con la SPAL” che vedrà la realizzazione di una ricca lotteria e l’undici bianco azzurro impegnata a promuovere – in collaborazione con Ascom – i biglietti della lotteria di Natale, a favore dello sport, con vasto assortimento di premi in palio ed i negozi su corso Giovecca che omaggeranno la squadra cittadina con vetrine con i colori sociali spallini. Il tour della Spal nelle vie del centro poi si prolungherà fino alle 18,30 con aperitivo finale (via San Romano angolo via Vignatagliata ).
“Una festa per tutti e per l’intero centro storico – rilevano da Ascom che sottolinea – la collaborazione tra l’Associazione, i Commercianti ed il Comune – in coincidenza con l’accensione delle luminarie – per mostrare in tutta la sua bellezza Ferrara, città accogliente, vitale ed….accessibile” con i 400 parcheggi gratuiti dislocati sull’asse di viale Cavour nei week end (6,7, 8, 13,14, 20, 21 e 24 dicembre e poi ancora il 3 4 e 5 gennaio) per facilitare l’accesso al centro cittadino.
E dopo la RED NIGHT poi partiranno via via diverse simpatiche iniziative come “…E i regali li porta Babbo Natale” – con il rione San Paolo e l’ideazione di Adelaide Vicentini – e la consegna a domicilio dal 19 al 23 dicembre – per grandi e piccini dei regali prenotando da subito le consegne nei negozi che aderiscono al progetto. Ed infine “Vacanze al Museo” – con l’Associazione Guide Turistiche di Ferrara e Provincia – che per consentire anche in questo caso ad adulti e bambini di apprezzare i musei cittadini durante il periodo delle vacanze natalizie – tra Natale e l’Epifania – realizzeranno una serie di visite guidate e giocate con il concreto supporto di Ascom.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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