AUTOSTRADA CISPADANA: EUROPA VERDE CHIEDE ALLA GIUNTA DI METTERE A DISPOSIZIONE L’ESITO DELL’ANALISI COSTI-BENEFICI
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Bologna, 15 dicembre 2021 . L’autostrada Cispadana è un progetto che ha sempre incontrato resistenze sui territori interessati da parte di comitati, associazioni ambientaliste e anche numerose amministrazioni locali.
Nel novembre 2019, la Giunta regionale ha annunciato che sarebbe stata realizzata una nuova analisi costi- benefici. Pochi mesi dopo, a maggio 2020, in risposta a una interrogazione di Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde nell’Assemblea legislativa regionale, l’assessore Corsini confermava che l’analisi costi benefici che metteva a confronto tre scenari – autostrada a pedaggio, strada extraurbana non a pedaggio a due corsie per marcia, e strada secondaria a una corsia per marcia – era prossima ad essere ultimata. Nonostante il risultato dell’analisi costi-benefici sui tre tracciati non sia ancora pubblico ad oggi, a fine ottobre è giunta la notizia dello stanziamento, da parte del Governo, di 200 milioni a favore del progetto di autostrada, scartando quindi le altre due ipotesi. Per questo, Europa Verde ha presentato questa mattina in Commissione Territorio, ambiente e mobilità un’interrogazione alla Giunta per sapere se l’analisi sia stata ultimata e, in caso affermativo, di renderne disponibile testo ed esito. I Verdi ritengono che la decisione finale in merito a tracciato e tipologia del collegamento stradale vada assunta, in base agli impegni presi, attraverso un percorso trasparente che consenta di valutare le alternative sulla base dei risultati di un’analisi compiuta secondo i criteri scientifici che si adottano in queste valutazioni.
Rispondendo in Commissione all’interrogazione della consigliera Zamboni, l’assessore Andrea Corsini ha affermato che l’analisi dei costi-benefici è stata ultimata e sarà resa pubblica con l’approvazione del bilancio di previsione 2022 che avverrà nella prossima settimana.
“Prendo atto con soddisfazione dalle parole dell’assessore Corsini che l’analisi costi-benefici è stata
effettuata nel rispetto delle linee-guida ministeriali e degli impegni presi anche in risposta ad una
precedente interrogazione di Europa Verde del maggio 2020, e che gli esiti dell’analisi saranno resi
disponibili a breve in sede di discussione sul bilancio di previsione 2022. Sul merito della risposta odierna dell’assessore rilevo però che non contiene i dati relativi alla terza ipotesi del collegamento a scorrimento veloce a una corsia, che è la soluzione caldeggiata dai comitati e dalle associazioni ambientaliste locali – afferma Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e Vicepresidente dell’Assemblea legislativa-.
Un’ipotesi che, anche secondo Europa Verde, meglio risponde alle esigenze di mobilità locale rispetto ad un’autostrada a pedaggio con soli 3/4 ingressi lungo il tracciato. Per questa ragione mi riservo di valutare l’esito dell’analisi costi/benefici quando sarà disponibile il testo, dal momento che l’assessore mi ha successivamente rassicurata che tale ipotesi è stata inserita nell’analisi”.
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Cari lettori,
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Tanto che qualcuno si è chiesto se i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
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