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Cala il sipario su SEALOGY®, il Salone Europeo della Blue Economy, dopo tre giorni intensi e ricchissimi di appuntamenti e iniziative che hanno fatto convergere a Ferrara gli stakeholders dell’universo mare, incoronato SEALOGY® quale Hub per l’innovazione e la crescita blu. Un successo oltre ogni aspettativa, con 3250 presenze registrare, 20 paesi UE rappresentati, 8 extraeuropei e l’intera penisola con istituzioni, enti e imprese provenienti da tutte le regioni del bel paese. Oltre 80 le iniziative convegnistiche, cui hanno partecipato 380 relatori di caratura internazionale e 845 partecipanti collegati online ai diversi convegni proposti in forma ibrida. Molto nutrita la presenza delle istituzioni: in primis la Commissione Europea con nove rappresentanti, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Transizione Ecologica, le Regioni Campania, Marche, Veneto e Friuli- Venezia Giulia e, ovviamente, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ferrara e ancora le organizzazioni professionali nazionali ed europee, tecnici, esperti, ricercatori e stakeholders, tutti protagonisti nel fornire i loro contributi su tematiche rilevanti e di attualità
della Blue Economy. Tra i tanti argomenti affrontati a SEALOGY®, gli approfondimenti sulle tecnologie marine, gli investimenti blu, la transizione energetica ed il focus sul seafood a 360° ma anche la massiccia presenza delle giovani start up che sono state le vere protagoniste di questa edizione, inaugurata dal Sottosegretario di Stato al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Francesco Battistoni, l’Assessore Regionale Alessio Mammi, l’Assessore al Turismo del Comune di Ferrara Matteo Fornasini e Magdalena-Andreea Strachinescu, Capo Unità A1 DG MARE della Commissione Europea. Tematiche come la resilienza, l’utilizzo delle specie aliene marine per il consumo umano piuttosto che l’allevamento delle alghe o l’acqua di mare ad uso alimentare sono state le innovazioni più discusse e attenzionate nel quartiere fieristico di Ferrara.
L’ultima giornata è stata dedicata ai network nazionali ed europei, ed i particolare ai driver dello sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD – che nelle comunità costiere sono meglio conosciuti come FLAG) con la conclusione delle tre giornate di lavoro dell’VIII Seminario della Rete Nazionale dei FLAG, cui hanno partecipato oltre 80 delegati, tra FLAG, Organismi intermedi e Autorità di Gestione e che ha visto impegnato il nutrito gruppo della rete in visite guidate nelle aree produttive della costa a Goro e Comacchio, oltre ai lavori svolti al Salone della Blue Economy. Alla rete nazionale si è aggiunto l’evento del Network Europeo FARNET, l’unità di supporto della Commissione Europea che si occupa dell’animazione, valorizzazione e disseminazione dei risultati, delle buone pratiche e delle azioni partecipative lungo le coste di tutta Europa a favore dei 348 FLAG attivi nel 2021.
L’evento, conclusosi a tarda sera dell’ultimo giorno fieristico, ha visto la presenza di 70 delegati di 16 progetti provenienti da 10 paesi UE, coinvolti nell’attività partecipata di scambi dinamici in Piazza Mare e che, grazie alle loro iniziative, hanno contribuito alla costruzione di comunità costiere più resilienti. Le best practice hanno spaziato da quelli che rafforzano il capitale sociale, a quelli che posizionano meglio le loro comunità per adattarsi ai cambiamenti climatici o resistere agli effetti delle diverse crisi, come
l’emergenza sanitaria, dimostrando come le associazioni, le imprese e gli individui locali si stanno innovando per costruire un nuovo futuro sostenibile per le loro comunità. Il FLAG Costa dell’Emilia-Romagna (capofila Delta 2000) si conferma come soggetto capace di guidare il futuro sostenibile nelle marinerie della regione, classificandosi al 1° posto con un’iniziativa progettuale di governance di gestione della risorsa ittica in cui sono stati coinvolti enti di ricerca e pescatori nella costruzione di un piano di gestione condiviso e partecipato.
Molto soddisfatto Andrea Moretti, Presidente di Ferrara Fiere Congressi, che sottolinea, assieme alla Project Manager Alessandra Atti, come questa manifestazione fieristica sia “frutto di un lungo lavoro che ha permesso di posizionare il Salone della Blue Economy nel panorama internazionale e divenire ‘Hub di lancio delle innovazioni nella BE”. “In questi mesi – prosegue il Presidente – abbiamo costruito un ricco evento che ha riscosso un grande interesse non solo tra gli addetti ai lavori e tra gli stakeholders dei diversi settori che compongono la Blue Economy ma anche tra il pubblico in generale e tra i tantissimi giovani che vedono SEALOGY® come un grande contenitore di informazioni e di opportunità”. “Di particolare prestigio – continua Moretti – la conferenza inaugurale di giovedì con l’autorevole partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni Europee e Italiane. Vorrei esprimere un personale ringraziamento al Sottosegretario di Stato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Battistoni e all’Assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna. Un caloroso grazie alla Commissione Europea per il grande sostegno e la preziosa collaborazione, in primo luogo a Magdalena-Andreea Strachinescu-Olteanu, Capo Unità
A1 DG MARE della Commissione Europea per le sue importanti parole durante la conferenza inaugurale ma anche ai diversi dirigenti e funzionari che hanno partecipato in qualità di speaker ai vari convegni”. In questi saluti finali non devono mancare i doverosi ringraziamenti per l’importante supporto al Comune di Ferrara, al Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca, al Ministero della Transizione Ecologica e ancora alla Regione Emilia- Romagna e alle Regioni Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Marche, Puglia e Campania, alla Camera di Commercio di Ferrara, ai FLAG, alle Organizzazioni professionali e della società civile europee e nazionali per la partecipazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, l’Associazione Mediterranea Acquacoltori, di MSC – Marine Stewardship Council per lo sviluppo sostenibile della pesca, a Promos Italia ed Enterprise Europe Network, ad Art-ER, alle università ed enti di ricerca presenti (CNR, Università di Ferrara, Bologna, Siena, Trieste, Udine, Ancora, Camerino, Politecnici di Pordenone, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Istituti di Oceanografia e Pesca di Trieste e Spalato), a Bper Banca, a Steralmar, a Zanussi Master Professional, agli Istituti Nautici e Professionali che hanno partecipato come l’Istituto Vergani-Navarra di Ferrara.

SEALOGY® dà appuntamento a tutti al prossimo anno per un’edizione ancora più blu

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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