Dolore e sgomento per il femminicidio di Rossella Placati:
“La prevenzione della violenza e il suo contrasto diventi una priorità a livello politico”
Da: CGIL, CISL, UIL, CENTRO DONNA GIUSTIZIA, UDI
Stanno avvenendo troppo spesso nella nostra provincia eventi di violenza estrema contro le donne e femminicidi.
Il femminicidio di Rossella Placati ci lascia ancora una volta sgomenti e addolorate/i.
Solo quattro giorni fa a Copparo, si era registrato un altro caso di violenza di genere. Per fortuna la donna si è salvata e il fratello, autore della violenza, è stato arrestato.
Come Associazioni e Organizzazioni impegnate nel contrasto della violenza, sappiamo fin troppo bene che gli autori di violenza molto spesso hanno le chiavi di casa. Per questo abbiamo ribadito più volte l’importanza delle politiche di contrasto alla violenza di genere che soprattutto nel contesto pandemico, molte donne, bambine e bambini sono costrette in casa con mariti, compagni e padri violenti.
La quotidianità dei casi di violenza sulle donne dimostra ancora una volta come questi atti non possono essere relegati a una serie infinita di “casi isolati” sulle pagine di cronaca, dimenticati a poche ore di distanza.
La violenza sulle donne è sistemica, ed è lo specchio della grave asimmetria che ancora oggi regola il rapporto tra donne e uomini . Per questo è fondamentale che la prevenzione della violenza non si fermi e il suo contrasto diventi una priorità a livello politico, superando la logica emergenziale. Solo così sarà possibile produrre il cambiamento culturale e sociale necessario a superare la violenza di genere.
Allo stesso tempo, è importante diffondere il più possibile le informazioni sulle possibilità di accesso ai percorsi di tutela e di fuoriuscita dalla violenza.
Venerdi 26 febbraio alle ore 18,00 a Bondeno in Piazza Garibaldi, pur nel rispetto delle misure di sicurezza e di distanziamento, cittadini e cittadine si ritroveranno per testimoniare la loro vicinanza alla famiglia e il rifiuto di ogni forma di violenza contro le donne.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)