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Da: Marzia Mecozzi – AUDIO TRE srl

Servizio Civile Universale, i progetti dell’Uici a Ferrara
Si può presentare la domanda fino al 15 febbraio.

Ferrara – Il Servizio Civile Universale è un’opportunità per vivere un’esperienza formativa e di cittadinanza attiva all’interno delle comunità, consente ai giovani di inserirsi in una rete di relazioni ed è anche un’occasione per acquisire competenze spendibili successivamente nel mondo del lavoro.
È possibile svolgere questo percorso anche insieme all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che, attraverso le sue Sezioni Territoriali, mette a disposizione diverse possibilità per giovani tra i 18 e 28 anni che desiderano vivere un’esperienza educativa e professionale al fianco dei disabili visivi.
Obiettivo strategico delle attività formative proposte ai giovani volontari è quello di ridurre le disuguaglianze all’interno del contesto socio-culturale in cui vivono i soggetti con disabilità visiva, promuovendo una maggiore inclusione sociale, economica e politica degli stessi.
Per partecipare al bando per la selezione di operatori volontari del servizio civile, regolarmente retribuito, è necessario presentare la domanda entro le ore 14 del 15 febbraio. I progetti hanno la durata di 12 mesi, con un monte ore annuo di 1.145, per un massimo di 25 ore di servizio settimanale. Il volontario che prenderà servizio riceverà un trattamento economico mensile di euro 439,50.

La sezione territoriale Uici di Ferrara propone un progetto con un impiego di 3 operatori volontari in totale. Il progetto si intitola “Laboratori di attivismo civico per l’inclusione sociale”.
Fra le attività che i volontari saranno chiamati a svolgere: attività di sostegno domiciliare pomeridiano alle famiglie di minori disabili visivi; servizio di lettorato e servizi vari a domicilio; attività ludico-ricreative individuali (shopping, teatro); promozione di attività finalizzate al superamento dell’esclusione sociale; attività di sostegno alla mobilità urbana ed extraurbana, attività collettive e di segreteria.

Come partecipare. La domanda di partecipazione si può presentare esclusivamente tramite la piattaforma Domande On Line (DOL) raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone all’indirizzo: domandaonline.serviziocivile.it. Per presentare la domanda il candidato deve essere in possesso dello Spid se la persona interessata è un cittadino italiano residente in Italia o all’estero (per informazioni: www.spid.gov.it/richiedi-spid).
E’ inoltre necessario presentare un curriculum vitae sottoforma di autocertificazione con allegato il documento di identità e per redigere correttamente il curriculum vitae sulla base dei criteri di selezione Uici si può consultare il sito www.uiciferrara.it o chiedere informazioni alla segreteria della sezione territoriale al numero 0532 207630
I requisiti richiesti: aver tra i 18 e i 29 anni non compiuti; non aver ricevuto condanne; non appartenere alle forze di polizia o ai corpi armati; non aver già prestato il servizio civile nazionale/universale o averlo interrotto.
Le selezioni. Dopo la scadenza del bando, verranno organizzati i colloqui per la selezione dei volontari e i calendari verranno pubblicati sul sito della Sede Territoriale (www.uiciferrara.it).
Per informazioni, mail: uicfe@uiciechi.it
Telefono: 0532 207630
Sito internet: www.uiciemiliaromagna.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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