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da: ufficio stampa Arena di Pace e Disarmo

Il 25 aprile l’anfiteatro veronese ospiterà la manifestazione “Arena di Pace e Disarmo”, che riunirà l’intero movimento pacifista e nonviolento, laico e religioso, della solidarietà e del volontariato, per una giornata di resistenza e liberazione.
Ridurre le spese militari, investire nella prevenzione dei conflitti armati, costruire i corpi civili di pace, rilanciare il servizio civile, smilitarizzare i territori: saranno alcuni dei temi forti dell’evento, che vedrà, tra gli altri, la presenza di Alex Zanotelli (missionario comboniano), Lidia Menapace (partigiana e femminista), don Luigi Ciotti (sacerdote antimafia), Alice Mabota (leader pacifista del Mozambico), Gad Lerner (giornalista e scrittore) e di molte testimonianze dirette delle iniziative nonviolente e campagne antimilitariste promosse dal variegato movimento per la pace in Italia e all’estero. Sarà anche una giornata di festa, con tanta musica proposta dagli artisti che hanno aderito: Simone Cristicchi, Grazia De Marchi, Vittorio De Scalzi, Farabrutto, Eugenio Finardi, Deborah Kooperman, Alessio Lega, Alessandro Mannarino, Nardo Trio, Alberto Patrucco, Pippo Pollina, David Riondino e con la partecipazione delle “Bocche di rosa”.
La manifestazione è promossa da un lungo elenco di reti, organismi, fondazioni, media e centri studi ed organizzata dall’associazione “Arena di Pace e Disarmo”. Padre Venanzio Milani, della Fondazione Nigrizia, la descrive come “un racconto di ciò che si sta facendo per costruire la pace”, e Mao Valpiana, direttore di Azione nonviolenta, aggiunge “metteremo in scena le proposte del movimento disarmista e nonviolento” mentre Michela Faccioli, del comitato organizzatore, conclude “sul prestigioso palco dell’Arena vedremo e sentiremo testimonianze, parole e musica che sapranno rappresentare le miriadi di azioni politiche, culturali, sociali che ogni giorno lavorano per la pace e contro la guerra”.
Venerdì 25 aprile, giornata della Liberazione dal nazi-fascismo, sarà celebrata dai pacifisti con lo slogan “La resistenza oggi si chiama nonviolenza, la liberazione oggi si chiama disarmo”. Si inizierà alle ore 12 in piazza Bra con l’inaugurazione, che vedrà come testimonial Cecilia Strada, di mostre fotografiche e pittoriche, mentre la piazza si animerà di flash mob realizzati dagli studenti e dai giovani in servizio civile e arriveranno le biciclettate “resistere-pedalere-resistere” degli Amici della Bicicletta; i cancelli dell’Arena si apriranno alle ore 13 per prendere posto e allestire gli striscioni delle associazioni e i cartelli dei vari gruppi. Alle ore 14 inizierà lo spettacolo con alternanze di testimonianze, musica, letture, video; alle ore 18 verrà presentata la nuova campagna “disarmo e difesa civile non armata e nonviolenta” e poi proseguirà la maratona musicale fino all’imbrunire.
Una manifestazione-spettacolo, ad entrata gratuita, che vedrà la regia di Michelangelo Ricci, la direzione artistica di Enrico de Angelis, con la conduzione di Valeria Benatti e Antonio Silva. Molti i media partner. La diretta streaming sarà curata da LanuovaecologiaTV, e la diffusione radiofonica dal Network Radio Popolare e Radio Articolo 1.

Si organizza anche a Ferrara la partecipazione ad “Arena di Pace e Disarmo. Giornata di resistenza e liberazione”, l’evento che chiama a raccolta tutto il mondo del pacifismo organizzato all’Arena di Verona venerdì 25 aprile prossimo.
Un pullman messo a disposizione da CGIL Ferrara partirà per Verona venerdì 25/4 alle 11,30, con ritrovo alle 11 presso il piazzale ex MOF. Per prenotarsi occorre inviare una e-mail a francesco.barigozzi@mail.cgilfe.it oppure telefonare al numero 3482687880.

ARENA DI PACE E DISARMO È PROMOSSA DALLE ORGANIZZAZIONI NAZIONALI:
RETI: Rete Italiana Disarmo, Tavolo interventi civili di pace, Conferenza nazionale Enti di Servizio Civile, Rete della Pace, Libera, Focsiv, Sbilanciamoci!, Forum del Terzo Settore, Conferenza istituti missionari italiani, Federazione stampa missionaria italiana, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Ipri – Rete corpi civili di pace, Rete cooperazione educativa, Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita, Rete della Conoscenza, Unione degli universitari, European Bureau for Conscientious Objection (Bruxelles), War Resisters’ International (London)
ORGANISMI: Missionari Comboniani e Comboniane, Movimento Nonviolento, Pax Christi, Acli, Arci, Cgil, Legambiente, Emergency, Greenpeace, Emmaus Italia, Movimento Laici America Latina, Arci Servizio Civile, Cgil-Fiom, Agesci, Amesci, Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, Mir, Associazione nazionale per la pace, Beati costruttori di pace, Nessuno tocchi Caino, Movimento Decrescita Felice, Rete Radiè Resch, Banca Etica, AISeC, Auser, Un ponte per, Bilanci di Giustizia, Chiama l’Africa, Rappresentanza nazionale volontari Servizio Civile, Comitato italiano per una cultura di pace e nonviolenza, Commercio Equo e Solidale, Centri informazione e maternità Il Melograno, Commissione giustizia, pace e creato della Famiglia Domenicana, Coordinamento nazionale della lettura popolare della Bibbia, Reorient, Slow Food, Donne in nero, ANED, ANPPIA
FONDAZIONI: Fondazione Nigrizia, Fondazione Exodus, Fondazione Langer, Fondazione Balducci, Fondazione Di Liegro, Fondazione Fontana, Fondazione Nesi, Fondazione Cif
STAMPA: Emi, Nigrizia, Mosaico di pace, Azione nonviolenta, Combonifem, Vita, Messaggero Cappuccino, Popoli, Missione Oggi, Missionarie dell’Immacolata, Missioni Consolata, Nostra Signora degli Apostoli, Il Missionario, Missioni OMI, Il Quaderno Montessori, In dialogo, Peacelink, Radio Articolo 1, Radio Popolare, La nuova ecologia, Unimondo, Pressenza, Gerico Web Tv, First Line Press, Altreconomia, Articolo 21, comune-info
CENTRI STUDI: Archivio Disarmo, Osservatorio permanente armi leggere, Osservatorio Balcani e Caucaso, Centro Studi Sereno Regis, Centro Nuovo modello di sviluppo, Centro studi difesa civile, Wuppertal Institut, Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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