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A dicembre molti cittadini si sono ritrovati a pagare gli arretrati per i passi carrabili.
Ribadiamo che è giusto e doveroso chiedere le imposte dovute e non giustifichiamo in alcun modo l’evasione. Quello che ci ha lasciato perplessi è stata la scelta del periodo: in un periodo già difficoltoso a causa della pandemia, riscuotere poche centinaia di euro a famiglia ha messo ancor più in difficoltà persone che hanno dovuto spendere meno nei nostri negozi. Quindi perché non fare questi accertamenti qualche mese fa? O perché non fare un comunicato in cui si informavano i Comacchiesi dell’avvio degli accertamenti sui passi carrabili?
Ciò che però ci lascia MOLTO perplessi sono le gravi affermazioni divulgate attraverso la pagina Facebook ufficiale del comune di Comacchio riguardo “polemiche da una parte dell’opposizione”: infatti il regolamento comunale sulla gestione dell’account Facebook sancisce all’articolo 3 che: sono inoltre espressamente vietati: a) l’utilizzazione della bacheca e del forum come mezzo per pubblicizzare un partito od un esponente politico; e) le comunicazioni scritte e le discussioni non dovranno essere in nessun caso di contenuto politico e propagandistico né riferirsi direttamente o indirettamente alla politica o a personaggi del mondo politico; f) sono da evitare atteggiamenti sarcastici e denigratori, in modo da rendere il clima delle discussioni il più sereno possibile. Vedere che i nostri amministratori continuano a ignorare i regolamenti, comportandosi come più li aggrada è davvero deludente.
Aggiungiamo che la comunicazione è pagata direttamente con i soldi dei contribuenti di qualsiasi credo politico. Dopo più di un anno di amministrazione sarebbe davvero ora di chiudere la campagna elettorale e pensare a lavorare e informare i cittadini.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it