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La Consulta provinciale dell’economia e lavoro condivide obiettivi e strategia per il rilancio del territorio.

Prosegue all’insegna dell’operatività e concretezza il percorso iniziato dalla Consulta provinciale dell’economia e lavoro, per la condivisione del Focus Ferrara del Patto per il lavoro e il clima della Regione Emilia-Romagna.
La tabella di marcia è stata proposta in avvio d’incontro dal vicepresidente della Provincia, Nicola Minarelli, dopo i saluti iniziali, in particolare a Roberto Righetti (direttore di Ater) e Elena Rossi (dirigente della Regione).

“Dopo il primo appuntamento del 18 febbraio scorso – ha esordito – ho approfondito con i tecnici regionali il percorso migliore per costruire un Focus solido, di sostanza e che sia davvero di svolta per dare una prospettiva alla nostra provincia”.

Attenzione, dunque, puntata su alcuni macro obiettivi per la definizione di un telaio condiviso del Focus e sui principali filoni d’investimento da intercettare e calare concretamente sul territorio.

Il passo successivo sarà la raccolta dei vari contributi sviluppati dalle rappresentanze del mondo istituzionale, economico e sociale, per dare corpo al telaio iniziale degli obiettivi individuati, da coniugare con quelli trasversali del patto regionale.

Un lavoro d’insieme con lo scopo di arrivare ad un semilavorato finale, anche passando per specifici incontri di approfondimento se necessari, che sarà inviato a tutti i componenti della Consulta per le ultime integrazioni e osservazioni, prima dell’approvazione finale messa in calendario entro un paio di mesi.

Ugualmente concreti i numerosi interventi, che hanno messo nel mirino alcuni obiettivi giudicati strategici: infrastrutture materiali e digitali, riqualificazione e rigenerazione urbana e del territorio all’insegna della sicurezza, individuazione delle filiere caratterizzanti del contesto ferrarese (dalla produzione alla trasformazione) in ottica di sostenibilità e innovazione, il tema della formazione con particolare attenzione a donne e giovani, andamento demografico e welfare, sburocratizzazione nel rispetto della legalità e riordino istituzionale.

“Il metodo Ferrara – ha commentato l’assessore regionale Paolo Calvano – è in linea con le finalità del Patto per il lavoro e il clima e la struttura tecnica regionale sarà al vostro fianco per arrivare in tempo alla nuova stagione dei finanziamenti Ue per i prossimi sei anni e per quanto riguarda le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

L’incontro si è chiuso con l’impegno condiviso di raccogliere, entro una settimana, osservazioni e integrazioni limitatamente all’individuazione degli obiettivi strategici iniziali.

 

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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