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da: Ufficio Stampa Rimini Jazz

Concerto di sabato 19 settembre, Teatro Novelli, Rimini, ore 21:15:
THE SWINGERS ORCHESTRA “Sinatra Meets Basie”
dir. Delio Barone feat. Riccardo Mei
Sergio Orlandi (tromba), Giacomo Scanavini (trombone),
Giulio Visibelli (sax alto, flauto), Tom Sheret (sax tenore),
Gian Marco Gualandi (pianoforte), Delio Barone (chitarra),
Enrico Lazzarini (contrabbasso), Claudio Bonora (batteria),
Riccardo Mei (voce)

Sabato 19 settembre il festival Rimini Jazz inaugura la sua quindicesima edizione, che proseguirà poi sino a lunedì 21, sviluppandosi su tre serate consecutive, tutte al Teatro Novelli di Rimini con inizio alle ore 21 (biglietto intero euro 15, ridotto 10). Da sempre baluardo del jazz tradizionale, anche quest’anno Rimini Jazz esplorerà i vari e coinvolgenti stili del jazz delle origini, dal dixieland di New Orleans allo swing che conquistò le sale da ballo e da concerto degli anni Trenta e Quaranta.
La prima serata del festival vedrà sul palco la Swingers Orchestra diretta dal chitarrista Delio Barone: un ottetto ampliato per questa occasione dalla presenza del cantante Riccardo Mei. Celebre voce e volto televisivo, Mei si calerà nei panni del più famoso crooner di tutti i tempi: Frank Sinatra. A lui sarà infatti dedicato il programma musicale dello spettacolo: “Sinatra Meets Basie” pesca a piene mani nel repertorio di canzoni che The Voice eseguì in uno dei momenti più jazzistici e swinganti della sua carriera, spalleggiato dall’orchestra di Count Basie. A rilanciare le note di quella superlativa macchina da swing ci saranno, oltre a Delio Barone e Riccardo Mei, Sergio Orlandi (tromba), Giacomo Scanavini (trombone), Giulio Visibelli (sax alto e flauto), Tom Sheret (sax tenore), Gian Marco Gualandi (pianoforte), Enrico Lazzarini (contrabbasso) e Claudio Bonora (batteria).
Rimini Jazz è organizzato dall’Associazione Culturale Riminese “Amici del Jazz” in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il patrocinio del Comune di Rimini, oltre che con il sostegno di diversi sponsor privati.
La Swingers Orchestra diretta dal chitarrista ferrarese Delio Barone seleziona i suoi componenti da un’ampia rosa di musicisti tra i più qualificati in Italia: strumentisti abituati a suonare con i big della musica italiana e internazionale, spesso convocati a far parte delle orchestre delle trasmissioni televisive di Rai e Mediaset.
In occasione del centenario della nascita di Frank Sinatra, la Swingers Orchestra porta in scena uno spettacolo incentrato sui brani del periodo in cui The Voice cantava con l’orchestra di Count Basie diretta da Quincy Jones. Negli anni Sessanta questo sodalizio ha prodotto lunghi tour che facevano immancabilmente tappa al Sands Hotel di Las Vegas, il cui casinò si guadagnò una fama intramontabile, anche grazie al fatto che Sinatra lì era di casa.
Il cantante, attore e doppiatore Riccardo Mei, grande appassionato di Frank Sinatra, interpreterà con la Swingers Orchestra il suo fantastico repertorio, rispolverando anche aneddoti e gag del famoso crooner. Riccardo Mei è da venti anni una delle voci per eccellenza della televisione italiana, con diversi programmi all’attivo: è lui che ci spiega le frontiere della scienza su Superquark, ci porta a vedere il mondo con Alle falde del Kilimangiaro, ci illustra i documentari estremi della serie Tabù di National Geographic in onda su Sky, ci racconta i misteri della scienza in Voyager. Riccardo Mei è la voce caratteristica ed espressiva che si ascolta in innumerevoli altri programmi, che interpreta racconti dei grandi autori della letteratura mondiale nelle Short Stories per il gruppo Repubblica-L’Espresso. Come attore, le sue interpretazioni in video di cronache medioevali nel programma Castelli d’Italia sono state viste in tutto il mondo su RAI International.

Informazioni:
Associazione Culturale Riminese Amici del Jazz
Tel.: 0541 51011 / 0541 52206 Fax 0541 437700
Autoscuola Fabbrini, via Flaminia 88, Rimini, tel. 0541 387833
email: riminidixieland@libero.it
email: info@riminijazz.it
web: www.riminijazz.it

Prezzi:
Biglietto singolo concerto: intero euro 15; ridotto 10 (per giovani con meno di 18 anni)
Ingresso gratuito per i soci dell’Associazione Culturale Riminese Amici del Jazz in regola con il tesseramento 2015

Prevendite:
– Teatro Novelli, Via Cappellini 3, Rimini: nei giorni di sabato dalle ore 10 alle 12
www.riminijazz.it
– Autoscuola Fabbrini, via Flaminia 88, Rimini, tel. 0541 387833

Direzione artistica: Rino Amore

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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