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Zappaterra (Pd): “Il Parco del Delta è uno solo”.

 

Ufficio Stampa Gruppo Pd.

Zappaterra (Pd): “Con la stretta collaborazione tra istituzioni, associazioni e comunità, stiamo dimostrando che il Parco del Delta è uno solo”.

Il Delta del Po candidato a Marchio del Patrimonio Europeo 2021.

“In questi anni, le istituzioni, gli enti, i territori e le comunità del Delta del Po hanno condiviso percorsi così importanti e premiati da risultati così significativi, che ora ci troviamo a una svolta verso uno sviluppo ambientale, sociale, economico unico e guidato da obiettivi comuni. Con la collaborazione, stiamo dimostrando che il Parco è uno unico, ancorché governato da due Regioni, Emilia-Romagna e Veneto, due parchi regionali e molti comuni” lo ha affermato Marcella Zappaterra, consigliera in Regione Emilia-Romagna. L’occasione era la conferenza stampa organizzata dal Parco del Delta del Po del Veneto per la presentazione della candidatura del sito tematico “Terre d’acqua, terre nell’acqua. Delta del Po e Venezia” a Marchio del Patrimonio Europeo 2021.

“Non un marchio in senso stretto, ma un’ambizione progettuale, come lo sono stati il riconoscimento del delta a Mab Unesco e la recente candidatura del Delta per il Cets, la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle aree protette, supportata da una rete culturale e ambientale che negli ultimi anni è sempre più coesa. Questi elementi rappresentano il punto di partenza per una strategia di sviluppo unitaria su tutta l’area” ha proseguito Zappaterra.

Il sito tematico del Delta del Po e Venezia nasce dall’unione tra il Parco Regionale Veneto del Po, i tre musei archeologici nazionali veneti di Adria, Altino e Venezia, e il museo civico Delta Antico di Comacchio.

“L’unità di intenti e una visione condivisa, stanno indirizzando anche il Governo a ragionare su una misura ad hoc sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il Delta. – ha sottolineato Zappaterra – Una misura che grazie alle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea ci permetterebbe di fare il salto di qualità nel panorama nazionale e internazionale”.

 

 

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)