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Da: Organizzatori

E’ Yuri Fogli il ‘miglior paradello di Comacchio 2016: dopo il successo nell’edizione dello scorso anno, il giovane pescatore comacchiese ha concesso il bis, aggiudicandosi anche l’edizione di quest’anno della gara dei vulicepi che ha chiuso la XVIII Sagra dell’Anguilla. Nonostante il maltempo anche nel week end conclusivo, non sono mancati fra piazze e strade di Comacchio un buon numero di appassionati gourmet, che oltre a griglie e padelle con le più appetitose ricette dedicate alla ‘regina delle valli’ hanno dimostrato di gradire dimostrazioni e cooking show dedicati al salame di Felino Igp – degustato in abbinamento a quello all’aglio proveniente da Volania – così come il corso di ‘sfoglina’ per la preparazione del cappellaccio di zucca, il riso del Delta del Po Igp con le pere Abate Fetel e, in serata presso lo stand gastronomico, il laboratorio dedicato alla preparazione del pampepato. E a proposito di attività della grande tendostruttura di Argine Fattibello, è stato versato sul conto corrente collegato a numero solidale 45500 del Dipartimento Protezione Civile – i 1.690 euro incassati in occasione di AmatriciAMO, l’apertura straordinaria nel corso della quale – per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni terremotate di Lazio e Marche – dalle cucine della grande tendostruttura di Argine Fattibello, grazie alla collaborazione di Bondi Artigiani Pastai, Tenuta Garusola-Cooperativa Giulio Bellini, Salumificio Magnoni, Cash&Carry Francesco Menegatti Lido Estensi e Mondialchimicart sono stati sfornati generosi piatti di spaghetti al torchio all’Amatriciana accompagnati a un bicchiere di vino del Bosco Eliceo.

Preconsuntivo confortante nonostante il maltempo, ma per crescere nell’infrasettimana c’è molto da fare

Versati sul conto corrente legato al numero solidale 45500 i 1.690 euro di ‘Amatriciamo’

Quasi undicimila commensali nelle nove giornate di apertura ‘ordinaria’ dello Stand Gastronomico, ai quali si aggiungono gli oltre 250 partecipanti alla maxispaghettata per le popolazioni terremotate di Lazio e Marche; oltre una ventina fra associazioni, consorzi, istituzioni e realtà imprenditoriali – non soltanto locali – coinvolte nell’organizzazione di quasi un centinaio fra appuntamenti ed attività calendarizzati nelle diciotto giornate della kermesse; più di un’ottantina i volontari impegnati nella gestione di aree di sosta, cucina e sala della grande tendostruttura di Argine Fattibello dove, ogni sabato sera e domenica a pranzo, hanno operato anche i bravissimi ragazzi dell’istituto ‘Remo Brindisi’ di Lido degli Estensi. E’ sostanzialmente confortante, nonostante il maltempo nel week end di chiusura, il preconsuntivo della XVIII Sagra dell’Anguilla conclusasi ieri sera a Comacchio. “Per i numeri definitivi si dovrà attendere ancora un po’ – sottolinea Vaide Pozzati, il presidente dell’Unione Sportiva Volania, partner organizzativo dell’Amministrazione Comunale nell’organizzazione della grande kermesse dedicata alla ‘regina delle valli’ – intanto però possiamo dire che allo Stand abbiamo servito, nel complesso, all’incirca lo stesso numero di ospiti del 2015 e che, nonostante la pioggia, pressochè tutti gli appuntamenti in calendario si sono potuti svolgere mentre hanno un po’ sofferto, e non poteva essere altrimenti, le bancarelle del percorso espositivo. Molto bene, soprattutto nell’ultimo week end e quelli con lo chef giapponese Hiroshi Ogata ed i pescatori di Orbetello – continua Pozzati – presentazioni, laboratori e cooking show del “Teatro dei Sapori”, così come le passeggiate letterarie, le pedalate gourmet, il concerto del 24 settembre con Paolo Fresu, Javier Girotto e la Jazzlife Orchestra diretta da Roberto Spadoni e quello di Armando Sparagna del 2 ottobre”. E le attività infrasettimanali? “Proseguendo il percorso che abbiamo avviato e stiamo sviluppando in questi ultimi anni, grazie anche ai partner che ci sostengono in questa sfida – conclude il presidente dell’Unione Sportiva Volania – continuiamo e continueremo a programmare ed investire per far crescere la Sagra anche nell’infrasettimana. Anche se, non lo nascondo – conclude Pozzati – c’è ancora molto da fare”. E a proposito di attività infrasettimanali, sono stati versati sul conto corrente collegato al numero solidale 45500 del Dipartimento Protezione Civile i 1.690 euro incassati in occasione di AmatriciAMO, l’apertura straordinaria del 27 settembre nel corso della quale – per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni terremotate di Lazio e Marche – dalle cucine della grande tendostruttura di Argine Fattibello, grazie alla collaborazione di Bondi Artigiani Pastai, Tenuta Garusola-Cooperativa Giulio Bellini, Salumificio Magnoni, Cash&Carry Francesco Menegatti Lido Estensi e Mondialchimicart sono stati cucinati generosi piatti di spaghetti al torchio all’Amatriciana accompagnati ad un bicchiere di vino del Bosco Eliceo.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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