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Da: Ufficio Stampa AscomFerrara

Sabato 12 e Domenica 13 settembre – promosso da Officina Ferrarese, Ospitalità Estense ed Ascom Confcommercio

E siamo al dodicesimo traguardo! Sabato 12 e domenica 13 settembre è il momento dell’edizione 2020 della manifestazione “Auto Moto Storiche in Centro Storico” a Ferrara che raccoglierà oltre 150 vetture storiche (dagli anni ’30 fino agli anni ’90) in esposizione dalle ore 14.30 di sabato che saranno visibili nel salotto del centro storico della città estense: “Un evento che occuperà il prossimo fine settimana (12 e 13/09)  promosso dal Club Officina Ferrarese, da Ospitalità Estense ed Ascom Confcommercio Ferrara – che metterà in mostra circa . Un universo di motori che è stato presentato oggi (09/09) alla stampa nella sala Arazzi del Comune: sul tema il sindaco Alan Fabbri (trattenuto da un impegno di forza maggiore) ha dichiarato: “La ‘sfilata’ delle auto e moto storiche – dice il sindaco Alan Fabbri – quest’anno avrà un significato in più: la conferma di un appuntamento importante in un anno particolare. Abbiamo dimostrato di credere negli eventi, con la responsabilità di organizzarli in sicurezza. Grazie a chi, con noi, non ha mai smesso di crederci, grazie al Club Officina Ferrarese, ad Ascom, a Ospitalità Estense. Automoto storiche a Ferrara trova gli scenari più belli per esibire mezzi che sono opere d’arte. Si consolida un rapporto stretto tra Ferrara e le associazioni di motorismo. Mi piace rimarcare anche il valore dell’esposizione degli antichi trattori. Da sindaco ho infatti voluto mantenere le deleghe all’agricoltura e ho molto a cuore anche la conservazione, la valorizzazione e la promozione della storia e dell’ antica cultura contadina”. Ad intervenire sulla manifestazione interviene in specifico Riccardo Zavatti, presidente del Club Officina Ferrarese: “La manifestazione Automotostoriche in centro storico conferma un grande legame tra il nostro club e la città di Ferrara. Si tratta infatti della prima importante manifestazione di piazza che Officina Ferrarese svolge quest’anno e per la quale i nostri soci hanno già dato la piena adesione. I numeri delle partecipazioni sono piuttosto importanti. Infatti, nei salotti buoni della città, avremo circa 150 macchine d’epoca che rappresentano le eccellenze della produzione automobilistica dagli anni ’20 agli anni ’90, una quarantina di trattori d’epoca, trenta Vespe, qualche kart e moto da competizione. Devo dire che abbiamo trovato una piena collaborazione da parte delle istituzioni per organizzare questa rassegna. Come tutti gli anni, si conferma una grande attesa in particolare per la sfilata delle auto storiche in piazza Trento Trieste». In conferenza a dare completezza ad un parterre importante Martin Dallago e Marco Garbellini rispettivamente  rappresentanti del Vespa Club e del Gruppo Trattoristico Ferrarese.


Tra i partners storici Ascom Confcommercio Ferrara che aggiunge con il suo presidente provinciale Giulio Felloni: “Un fine settimana intenso che si inserisce in un settembre pieno di eventi per quanti visiteranno la nostra bella città: vengono ribaditi legami storici che Ferrara ha con l’eccellenza dei motori . Come Ascom riteniamo fondamentale arricchire di opportunità e manifestazioni la città come il territorio per supportare l’ospitalità e l’accoglienza a Ferrara e ridare slancio e vitalità ai consumi che devono ridare ossigeno al Commercio, Turismo e Servizi”. Un impegno storico quasi una missione per
 Filippo Orlandini – Ospitalità Estense –  una delle anime di questo evento: “Un’edizione che riusciamo a realizzare nonostante tutto e che vogliamo dedicare ora più che mai alla città ed alla sua voglia di rinascere e di riprendersi. Un’edizione che comunque mostra numeri e pezzi motoristici di tutto rispetto che saranno elementi di certa attrazione per gli esperti e non solo”. Confermato il concorso fotografico, gratuito, con le gli scatti da postare su #automotostorichefe2020. La conclusione nelle parole dell’assessore Angela Travagli: “Anche quest’anno abbiamo patrocinato volentieri questa manifestazione. Un evento che impreziosisce la nostra piazza e da valore economico, storico e turistico a Ferrara. La cornice di piazza Trento- Trieste e del centro storico in generale si sposa perfettamente con questo tipo di manifestazione. Tengo a fare un forte plauso all’Officina Ferrarese e al presidente Riccardo Zavatti perché, nonostante il periodo drammatico che stiamo vivendo è riuscita comunque a organizzare ‘Automotostoriche in centro storico’ e a tenere viva questa manifestazione che ha un legame consolidato con la tradizione ferrarese».
Dunque non solo auto da sogno del passato più o meno recente: infatti saranno visibili anche trattori, vespe e biciclette d’epoca. Insomma il mondo a due e quattro ruote invade il cuore di Ferrara per la gioia di bambini, giovani, famiglie e…
ragazzi vintage.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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