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Pesca. Vongole sotto-soglia nell’Alto Adriatico, l’Europa proroga per due anni il prelievo della ‘venus gallina’. L’assessore Mammi: “Un’ottima notizia per l’economia ittica regionale e per i lavoratori del comparto. Ora è necessario procedere per dare stabilità in via definitiva alla norma”

La proroga, in scadenza a fine mese, permette la raccolta delle vongole al di sotto dei 25mm, come previsto dalla normativa Ue

Bologna – L’Europa non ha posto obiezioni alla proroga, tanto invocata da centinaia di pescatori emiliani-romagnoli e per la quale la Regione si era da subito mobilitata, che autorizza al prelievo, a fronte di comprovati studi scientifici, delle ‘venus gallina’ – le vongole di mare – per un ulteriore biennio a partire dal 1^ gennaio 2021.

Una proroga vitale per l’economia della pesca regionale dal momento che l’Ue ha fissato come soglia minima per il prelievo dei molluschi 25 millimetri, una taglia troppo alta per le ‘venus gallina’.

“Un’ottima notizia- commenta l’assessore regionale alla Pesca, Alessio Mammi-. Da Bruxelles non c’è stata alcuna opposizione alla proposta della Commissione europea alla proroga per altri 2 anni della deroga di taglia minima per il prelievo delle cosiddette ‘Poverazze’ dell’Adriatico”.

“Come dimostrano gli studi scientifici effettuati in questi anni- prosegue l’assessore-, la deroga non ha inciso negativamente sulla riproduzione dei bivalvi e sull’ecosistema marino, grazie anche alle azioni ambientali e di sostenibilità dei nostri pescatori. Si tratta di un risultato molto importante per l’economia ittica del territorio regionale: la mancata deroga avrebbe assestato infatti un duro colpo al comparto già colpito dalla pandemia e dalla chiusura dell’Horeca e dai recenti fenomeni di anossia che hanno interessato alcune porzioni di mare dove viene praticata l’acquacoltura”.

La deroga pertanto sarà valida per i prossimi due anni, a partire dal 1^ gennaio 2021, un obiettivo ottenuto, sottolinea Mammi “grazie al lavoro congiunto tra le associazioni di categoria, la Regione e alcuni parlamentari componenti la commissione Pesca del Parlamento Europeo. Mi preme ringraziare in particolare l’on. Pietro Bartolo che si è impegnato fin da subito su questo tema, aggiornando le istituzioni regionali in questi mesi e lavorando per l’ottenimento della deroga a favore dei pescatori dell’Emilia-Romagna e dell’Alto Adriatico. Ora- chiude l’assessore- occorre procedere per dare stabilità alla norma, ovvero che sia assunta per via definitiva la misura dei 22 mm come soglia minima”.

La scadenza della proroga, che era stata inizialmente fissata al 31 dicembre 2020 e che ora, grazie al provvedimento europeo, potrà slittare di due anni, aveva preoccupato l’intero comparto ittico regionale, tanto che i pescatori di Goro e di altre zone del territorio, assieme alle associazioni di rappresentanza Legacoop e Confcooperative, avevano chiesto l’aiuto dell’assessore Mammi il quale fin da subito aveva mobilitato nove europarlamentari italiani della Commissione Pesca.

Il comparto ittico regionale

In Emilia-Romagna la flotta delle imbarcazioni con draga idraulica è composta da 54 unità di cui 18 iscritte al compartimento marittimo di Ravenna e 36 a quello di Rimini, rispettivamente organizzate in due Consorzi di gestione molluschi.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani


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