Violenza di genere: l’Assemblea Legislativa indica lo stanziamento di 2 milioni per il reddito di libertà e le case rifugio
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Marcella Zappaterra (Capogruppo Pd): “Nel Bilancio della Regione fondi per azioni di prevenzione e contrasto, per sostenere le donne vittime di violenza”
La prossima settimana in Assemblea Legislativa discuteremo e approveremo il Bilancio 2022 della Regione. Una manovra imponente, da 12,8 miliardi di euro, nel quale trovano uno spazio che reputo da protagonista le misure a contrasto della violenza di genere.
Stanziamo infatti 2 milioni di euro extra per il reddito di libertà e le strutture impiegate per la protezione delle vittime. In particolare, per il reddito di libertà, garantiamo un milione grazie a un emendamento sottoscritto da tutti i gruppi politici. Si tratta di una misura che consente alle vittime di sostentarsi sul piano economico e lavorativo. Uno dei motivi, infatti, che limita la donna ad allontanarsi da una relazione violenta, è proprio la mancata emancipazione finanziaria, organizzativa, abitativa.
L’Assemblea straordinaria dedicata ai femminicidi e alla violenza sulle donne, riunita lunedì 13 dicembre, non è stata solo motivo di riflessione. Unitariamente, infatti, il Consiglio regionale ha indicato priorità e azioni contro una violenza che è fisica, sessuale, psicologica, economica. E che va prevenuta e contrastata con un impegno corale e politiche che spaziano tra il rafforzamento della donna nella società, nel lavoro, nell’economia fino alla protezione di chi si allontana da una relazione violenta che, spesso e ricordiamolo, colpisce anche i minori della famiglia.
Per questo sono orgogliosa del lavoro che in Regione ha coinvolto il Partito Democratico, tutti i gruppi di maggioranza e di opposizione per decidere insieme di stanziare risorse così rilevanti per il reddito di libertà e la rete delle case rifugio.
Riceviamo e pubblichiamo
Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
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