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Da: Organizzatori

L’Università degli Studi di Ferrara, insieme ad APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, alla Regione Emilia-Romagna e ad Aster, stanno organizzando l’evento nazionale

Verso Horizon Europe
Missions – quali attese
Ferrara, Teatro Nuovo – 12 marzo ore 8.45-13.30

nell’ambito di una serie di iniziative in Italia di presentazione del prossimo Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione per il periodo 2021-2027. Con un budget di circa 100 miliardi di euro sarà il più ambizioso programma di ricerca e innovazione di sempre.

Il prof. Andrea Conti, Delegato alla Ricerca di Unife, ha aperto la presentazione introducendo cos’è Horizon Europe, un programma che risponde a più obiettivi:
Rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’UE
Migliorare la capacità innovativa, la competitività e l’occupazione in Europa
Conseguire gli obiettivi prioritari per i cittadini e sostenere il modello socio-economico e i valori europei
Le missioni sono la grande novità di Horizon Europe e il cuore del nostro evento a Ferrara: con questo termine infatti si indica un insieme di attività di ricerca che mirano a conseguire un obiettivo audace e stimolante, misurabile, che abbiano impatto rilevante sui cittadini.
Quali saranno le missioni? Non è ancora chiaro, perché sono in corso di definizione, per questo speriamo di dare notizie in diretta durante l’evento del 12 Marzo, che vuole dare la possibilità ai ricercatori di conoscere con due anni di anticipo i meccanismi di definizione delle missioni, prepararsi ad un vocabolario nuovo, capire come funziona la nuova progettazione europea per essere più pronti alla prossima progettazione europea. La ricerca deve essere sempre più vicina ai cittadini e le missioni hanno questo compito: incidere sulla vita delle persone.
L’agenda dell’evento sarà ricca di relatori importanti, oltre a personalità del mondo dell’industria e della ricerca:
Renzo Tomellini, Capo Unità della Direzione Generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea
Fabio Donato, Rappresentanza Italiana presso la UE
Francesco Profumo, Presidente Fondazione Compagnia di San Paolo
L’Assessore Regionale Patrizio Bianchi è intervenuto per rimarcare come dalle istituzioni regionali sia stata portata avanti la richiesta di aumentare i fondi per la ricerca, che sono sostanzialmente raddoppiati: “Dobbiamo migliorare la ricaduta della ricerca sulla vita delle persone e sulla creazione di impresa. Con le missioni puntiamo ad affrontare le grandi tematiche, come hanno fatto la Nazioni Unite: il tema del cambiamento climatico, la salute delle persone (grazie alle scoperte scientifiche in questi anni l’attesa di vita è aumentata di 20 anni), il cambiamento dei sistemi produttivi. L’Europa deve dare una accelerata sulla ricerca. È importante la capacità di creare reti e sistemi territoriali, come stiamo facendo con le nostre Università che stanno lavorando insieme e come stiamo facendo con il Centro Meteo. Dobbiamo aumentare la capacità di giocare sulle grandi sfide, che devono toccare terra sull’interesse dei cittadini”.

Marco Falzetti, Direttore APRE ha commentato come questo road show nazionale che fa tappa a Ferrara ha l’obiettivo di informare la comunità scientifica nazionale: “è un format di eventi che abbiamo creato per affrontare al meglio e prepararci alla nuova sfida di Horizon Europe, che non è ancora del tutto definito. Lo scenario è radicalmente mutato, ora offre tante opportunità: dobbiamo iniziare a capire e coinvolgere il sistema nazionale, per contribuire a dare forma alle missioni. Tra poco inizierà lo strategic planning, per questo dobbiamo esserci ed essere preparati ad affrontare queste sfide”

Alessandra Borgatti, Responsabile Sportello APRE Emilia-Romagna – ASTER, ha evidenziato come Aster da 30 anni è focalizzata sui temi dell’innovazione ed “è quotidianamente impegnata nel supporto a chi intende partecipare alle opportunità di finanziamento, sia ricercatori che imprese, per avere orientamento, informazione e supporto in tutte le fasi, grazie al presidio a Bruxelles, facendo networking anche con le istituzioni e con la collaborazione dei soci”. Tra i progetti Horizon 2020 vinti nel territorio regionale, sono oltre 200 i progetti all’attivo, oltre 260 le imprese finanziate, con un volume complessivo di contributi di circa 174 milioni di euro.

Adele Del Bello, Responsabile Ripartizione Ricerca – Università degli Studi di Ferrara, infine ha voluto sottolineare come “questo evento faccia parte di una strategia di internazionalizzazione della nostra ricerca: ad UniFe ci vogliamo preparare per tempo, è questo il momento strategico, l’Università vuole essere attrice di questo processo, rafforzando anche la nostra presenza a Bruxelles, migliorando le reti locali come i Clust-ER regionali e i Cluster nazionali, i partenariati europei pubblico-privati. Stiamo lavorando per uscire da una dimensione locale per andare verso quella europea, offrendo servizi utili, formando i nostri ricercatori: ad esempio, stiamo organizzando laboratori di europrogettazione per dottorandi e giovani ricercatori. Dal 2014 abbiamo vinto 41 progetti europei per un finanziamento a UniFe di quasi 8 Milioni di euro. Sono numeri importanti che vogliamo comunque sempre migliorare”.

Si ricorda che l’evento aperto a tutti, è possibile registrarsi sul sito www.apre.it/eventi.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

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