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Venerdì, alla Libreria Feltrinelli, la presentazione di “La Ferrara segreta. Storie che non sai” di Paolo Sturla Avogadri

da: organizzatori

La Ferrara segreta porta alla luce – grazie anche alla forza delle immagini – sorprendenti episodi, luoghi e personaggi di ogni epoca, che la storiografia e il giornalismo hanno trascurato o minimizzato. Dal santo-eretico Ermanno Pungilupo, al provvidenziale recupero grazie a Treccani della Bibbia di Borso d’Este, definita «il libro più bello del mondo»; dalla chiesa dei Templari a Mizzana, agli eclatanti protagonisti delle Accademie e dello Studium fra i quali Copernico, Paracelso, Michele Savonarola (un Lombroso ante litteram), Pietro Bono Avogari (il Nostradamus estense, antenato dell’autore); dal Papa sepolto in Duomo, a Isabella d’Este Gonzaga «specchio della moda e regina del gusto» fino all’impresa, eccezionale e dimenticata, dell’Operazione Herring oltre le linee tedesche, al di qua del Po, nell’aprile 1945.

PAOLO STURLA AVOGADRI. Ferrarese, figlio d’arte (il padre Antonio fu pioniere del Cinema), già corrispondente del cinegiornale “Mondo Libero”, ha realizzato documentari culturali e servizi di attualità per la televisione italiana, francese, tedesca e greca. Nel campo della Settima Arte ha contribuito alla produzione di oltre duecento pellicole, sia come freelance multiruolo sia come titolare della Phoebus Film. Nell’ambito letterario-giornalistico ha collaborato a opere di saggistica e pubblicato – sulla stampa locale e nazionale – numerosi articoli di storia medievale, rinascimentale e contemporanea, antichi ordini equestri, araldica, archeologia, cinematografia, arredamento di classe e turismo enogastronomico.

Venerdì 30 maggio 2014, ore 17.30
Libreria Feltrinelli, via Garibaldi 30/a
Presentazione del libro di

Paolo Sturla Avogadri

LA FERRARA SEGRETA
Storie che non sai

Prefazione di ALESSANDRO ROVERI
(Faust Edizioni, collana ‘Historiando’)

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)