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da: Circolo Arci Zone K

Dopo la serata live all’interno della rassegna Kon-Fusion della settimana scorsa, il venerdì sera del Circolo Arci Zone K torna al rock e propone un altro evento unico ed imperdibile. Sul palco del club di Via Santa Margherita 331 a Malborghetto Di Boara saliranno i Voodoo Highway che rappresentano tra le maggiori novità internazionali in ambito Classic Rock: considerati una rivelazione, ed accostati agli anglo/americani Black Country Communion con buona dose di orgoglio nazionale e coloniale spavalderia, i ferraresi si formano nel 2010 e registrano immediatamente un EP che ottiene larghi consensi ed interesse condiviso. Craig Gruber (bassista statunitense per Elf, Rainbow, Black Sabbath e Gary Moore) li descriverà come gli alfieri di un nuovo movimento Heavy Metal, candidandoli tra il serio ed il faceto come successori al trono dei Deep Purple. Dopo un anno di intensa attività live, che dona coesione ed affiatamento, i nostri registrano “Broken Uncle’s Inn”, un originale concentrato di Hard Rock anni settanta e melodie più commerciali di facile impatto, capace di spodestare con un sol colpo anguilla e salama da sugo e pampapato tra le specialità Estensi che tutti noi amiamo ricordare.
La band nonostante molteplici proposte discografiche decide di pubblicare l’album come autoproduzione, affidandosi all’ottimo management della tedesca Rock’n’Growl.
La band è distribuita globalmente da alcuni dei migliori distributori del settore e dal 14 Ottobre 2011 viene mondialmente distribuita digitalmente su oltre 250 portali di distribuzione, tra cui iTunes, Spotify, Napster, Virgin, FOX, HMV, Vodafone, Roadrunner Music, MTV.
Il 26 Aprile 2013 esce “Showdown” secondo album della Band Ferrarese distribuito tramite l’etichetta tedesca “Dust On The Tracks Records”, via Sony (Europe), RSK (UK), MVD (USA), Universal (Canada), a cui seguirà un tour di concerti Europeo tra Italia, Spagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Germania. La copertina del disco viene realizzata dall’illustre grafico Storm Thorgerson noto per aver realizzato tra le più celebri e rivoluzionarie copertine per singoli e album discografici della storia (Genesis, Paul McCartney, Black Sabbath, Peter Gabriel, Muse, Led Zeppelin). La sua copertina The Dark Side of the Moon (Pink Floyd) è spesso citata come la migliore di tutti i tempi.
Dopo un breve periodo di inattività a seguito di molteplici cambi di Line-Up i Voodoo Highway ritornano nell’Ottobre 2015 con una serie di concerti presentando il nuovo EP contenente brani inediti dalle sonorità ruvide da sempre caratteristiche della Band.
Appuntamento come sempre immancabile quindi per tutti gli amanti della buona musica dal vivo.
L’apertura è prevista per le ore 18 con l’immancabile aperitivo “Alta Fedeltà” a suon di dischi in vinile.
L’inizio del concerto sarà intorno alle 22.
L’ingresso è rigorosamente gratuito e riservato ai soci Arci.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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