Una Call per le imprese che cercano talenti Internazionali.
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-Al via il progetto della Regione per attrarre figure con alte competenze professionali;
-Aperte le candidature per le organizzazioni alla ricerca di software developer;
-Un’attività all’interno della strategia di attraction e retention dell’Emilia-Romagna;
-L’assessore Colla: Saranno sempre più competenze e saperi a fare la differenza.
Bologna, 25 marzo 2021 – “it-ER Careers” è un progetto pilota nell’ambito del più ampio programma it-ER International Talents Emilia-Romagna per l’attrazione di talenti internazionali, inclusi gli emiliano-romagnoli che vivono all’estero.
Promosso dalla Regione Emilia-Romagna e gestito da ART-ER, ha l’obiettivo di promuovere l’Emilia-Romagna come destinazione professionale e attrarre talenti internazionali che possiedono le competenze più ricercate dalle imprese, ma più difficili da individuare a livello locale.
Nei giorni scorsi è stato aperta una call per la selezione di imprese e soggetti accreditati ai servizi per il lavoro alla ricerca di software developer.
L’esigenza di ricerca di questo specifico profilo professionale è emersa dal tavolo regionale multistakeholder dedicato al tema dell’attrazione e del retention dei talenti internazionali, anch’esso coordinato da ART-ER, in cui i partecipanti hanno espresso il bisogno di rafforzare i servizi a supporto della ricerca di competenze qualificate e al contempo di aiutare le Pmi a rafforzare la propria capacità attrattiva internazionale.
it-ER Careers prevede una serie di azioni, tra cui una campagna internazionale di recruitment che vedrà la collaborazione di imprese, startup e soggetti accreditati ai servizi per il lavoro, con il supporto di Future Place Leadership, società di consulenza svedese specializzata in strategie e servizi per attrarre talenti internazionali.
Un ruolo importante sarà affidato ai cosiddetti Ambassador: studenti, dottorandi, ricercatori, professionisti stranieri che risiedono in Emilia-Romagna o emiliano-romagnoli rientrati dopo un periodo di permanenza all’estero, diventeranno i testimonial presso le rispettive community di appartenenza e reti di relazione.
I talenti interessati all’Emilia-Romagna saranno supportati con servizi e attività dedicate per facilitare la loro candidatura e la possibilità di trasferirsi concretamente.
Il progetto it-ER Careers fa parte di una strategia complessiva avviata dalla Regione sull’attrazione dei talenti. Da circa un anno, infatti, è attivo il sito it-ER, International Talents in Emilia-Romagna, uno strumento per facilitare l’individuazione dei servizi e delle opportunità per studenti, ricercatori o lavoratori internazionali con alte competenze, interessati a trasferirsi o a tornare in Emilia-Romagna. Tra questi anche la Guida ai servizi it-ER, nata dalla collaborazione dai principali stakeholder del territorio.
“L’attrazione e il rientro di competenze e profili professionali dall’estero rappresenta un tassello importante delle strategie di sviluppo della Regione Emilia-Romagna, complementare al piano per l’attrattività di imprese e investimenti – dichiara Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna – Sempre di più, infatti, oltre alla finanza saranno le competenze e i saperi a fare la differenza nella sfida globale e nella competizione internazionale, anche e soprattutto di fronte alla grande velocità che i cambiamenti tecnologici impongono all’economia e alla società. L’Emilia-Romagna è un territorio noto e già da tempo attrattivo a livello globale. È ora che il nostro ecosistema, fatto di filiere d’eccellenza del Made in Italy, di imprese capaci di relazionarsi con il mondo, di città e servizi a misura d’uomo, di centri culturali di riconosciuto valore, di primarie università, centri di ricerca e tecnopoli d’eccellenza, si qualifichi anche per attirare e trattenere i giovani talenti, evitando di consegnare le migliori competenze e abilità ad altri Paesi.”
Rientra in questa strategia anche l’iniziativa ON THE MOVE: L’ECOSISTEMA IN MOVIMENTO che ha l’obiettivo di mettere in connessione studenti, ricercatori o lavoratori emiliano-romagnoli residenti all’estero, con l’ecosistema dell’innovazione dell’Emilia-Romagna per promuovere collaborazioni e far conoscere le opportunità della nostra regione. Un’iniziativa che ha contribuito a creare una community virtuale dei talenti internazionali, gestita da ART-ER e finanziata dalla Regione Emilia-Romagna con il Fondo Sociale Europeo. La community è presente sulla piattaforma EROI – Emilia-Romagna Open Innovation.
Riceviamo e pubblichiamo
Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
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