Skip to main content

Da: Organizzatori

Novembre Magico, l’appuntamento al Teatro Nuovo di Ferrara fa il tutto esaurito

Il fine settimana della magia di Ferrara si è concluso con un grande successo, gli organizzatori di Stileventi e di IBO Italia chiudono in bellezza la tappa ferrarese della sesta edizione di Novembre Magico e si preparano per il gran finale il 17 dicembre al Teatro De Micheli di Copparo.

Lo spettacolo Ciak… si magia! al Teatro Nuovo ha incantato gli 800 spettatori che hanno gremito platea e galleria, con un susseguirsi di magia e colpi di scena. Bravissimi gli artisti ospiti, dal duo Disguido che con i loro cappelli trasformisti hanno dato vita ai film più famosi di Hollywood, lo splendido Matteo Cucchi che dalle sue mani ha fatto comparire ferri di cavallo, carte e banconote, i misteriosi Alberto Giorgi e Laura che hanno tenuto tutti col fiato sospeso tra sparizioni e riapparizioni e la poesia delle ombre cinesi e della sand art di Oscar Strizzi che ha incantato grandi e piccini.

Non sono mancati i colpi di scena, con l’arrivo dei Ghostbusters alla caccia di entità soprannaturali nel teatro e gli effetti speciali creati con fumi e lame di luce colorate. Bravissimo Corrado Boldi che con la sua simpatia ha fatto da regista a questo grande spettacolo, tra battute e casting ‘a sorpresa’ agli spettatori.

“Siamo molto orgogliosi di riuscire ogni anno a portare uno spettacolo di questo livello a Ferrara – dichiara Roberto Ferrari manager di Stileventi – la magia piace a tutti e può essere veicolo per fare del bene, come in questo caso a sostengo di IBO Italia, e anche di tanti altri progetti di formazione e divulgazione come con Illusionarium, di crescita personale e dell’autostima come con i laboratori per ragazzi”.

Il weekend della magia di Ferrara si è chiuso con un ottimo successo di tutte le attività proposte: Illusionarium ha visto passare per le Grotte Boldini circa un migliaio di persone, che hanno potuto divertirsi e scoprire illusioni e principi scientifici grazie a Carlo Faggi e alle sue installazioni, e oltre 40 sono stati i bambini che hanno fatto i primi passi nel mondo della magia con i laboratori organizzati al Castello Estense.

Per Novembre Magico sono state oltre 100 per persone arrivate da fuori Ferrara: le persone si sono spostate da Mantova, Rimini ma anche Perugia, Roma e Trieste per unire una visita alla nostra splendida città, alla possibilità di godere di uno spettacolo unico nel suo genere.

Come ogni anno, oltre al divertimento lo spettacolo Ciak… si magia! ci ha portato nel cuore delle attività di IBO Italia, a Panciu in Romania, nel centro educativo Pinocchio che grazie ai fondi ricavati anche dalle attività di Novembre Magico potrà continuare i suoi progetti, pensati per offrire un futuro migliore a tutti quei bambini che non hanno la possibilità di mangiare, di vestirsi e di andare a scuola.

“I volontari sono la nostra ‘magia’ – dichiara Dino Montanari, direttore di IBO Italia – e grazie a Novembre Magico e alle altre iniziative che ci supportano, riusciamo a portare avanti questi progetti, importanti per i bambini di Panciu ma anche per i ragazzi italiani che hanno la possibilità di vivere un’esperienza unica”.

Tutto questo è stato possibile grazie ai nostri sponsor, in primis EmilBanca, ma anche Andalini, Dinamica Media, Happy Days, Lyoness, Salvi, Ageste, Zabov e La Terra dell’Orso e al supporto del Comune di Ferrara, di Ferrara Terra e Acqua e del consorzio Visit Ferrara.

A questo link le immagini della serata di sabato 26 novembre scattate da Riccardo Scardovelli – Studio FOTOGRAFICO BFG

https://www.dropbox.com/sh/02ubb03pfbvhhye/AABGavHrXIGAa5pxGV9MFKIGa?dl=0

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it