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da: Il Gruppo dei 10

La delicatezza sarà la protagonista indiscussa del quinto appuntamento di “Tutte le Direzioni in Spingtime”, l’edizione primaverile della ricca rassegna musicale organizzata dal Gruppo dei 10. Martedì 25 marzo al ristorante Spirito di Vigarano Mainarda l’armonia trionferà con le note del pianoforte di Rossano Sportiello, ormai considerato uno dei più acclamati pianisti a livello mondiale. Un “solo concert” di estremo coinvolgimento e di sicuro impatto dato che Sportiello deve la sua enorme fama alla capacità di catturare il pubblico con il suo stile pianistico ispirato alle varie tendenze jazzistiche sviluppatesi dagli anni ’30 ai primi anni ’60, con assoluta freschezza interpretativa.
Sportiello, classe 1974, esordisce fin da giovanissimo come pianista jazz entrando a far parte della gloriosa Milano Jazz Gang, una delle storiche jazz band europee. Un inizio brillante che l’ha portato a costruire una lunga carriera di successi e una intensa attività concertistica, collaborando con numerosi artisti nazionali ed internazionali tra cui citiamo, anche se l’elenco sarebbe infinito, Paolo Tomelleri, Carlo e Stefano Bagnoli , Gianni Basso, Dan Barrett, Barry Harris, Dick Hyman, Scott Hamilton, Bucky Pizzarelli, Howard Alden, George Masso, Butch Miles, Jake Hanna, Eddie Locke, Bob Wilber, Houston Person, Kenny Davern, Ed Metz Jr.
Al di là delle tante importantissime collaborazioni con i più grandi jazzisti d’oltreoceano, ci piace ricordarlo come leader e arrangiatore dei Blue Napoli, gruppo ideato proprio qui a Ferrara, che affronta in stile jazzistico i classici melodici partenopei. E proprio in questa veste Sportiello inaugurerà, venerdì 5 settembre, la nuova edizione di “Direzione Comacchio”: il pianista tornerà in testa ala collaudatissima formazione dei Blue Napoli per rappresentare la grande poesia della canzone napoletana a cui si affianca l’eleganza dell’idioma jazzistico.
Val la pena però dare un’altra anticipazione. Già sabato 19 aprile Sportiello sarà a Comacchio – insieme ad altri artisti di caratura mondiale quali Paolo Alderighi, Andrea Pozza e Dado Moroni – per un concerto per 4 pianoforti in esclusiva nazionale. Un concerto imperdibile per la sua unicità e originalità in tutto il panorama del jazz italiano. Una presenza ripetuta e fortemente voluta qui a Ferrara per “la grande bellezza” che dona agli ascoltatori ogni performance di Rossano Sportiello.
Cena alle ore 20.30 e a seguire concerto. Per info e prenotazioni 3394365837.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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