Skip to main content

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Regione approva nuove norme di semplificazione. Le novità della nuova legge comunitaria in vigore dal prossimo 12 luglio. Melucci: “Misure attese dagli imprenditori del settore”

Una nuova importante stagione di semplificazione per le attività economiche nei settori del commercio e del turismo. Dal prossimo 12 luglio entrerà, infatti, in vigore la nuova legge regionale (legge comunitaria 7/2014) che dà applicazione ai nuovi principi in materia stabiliti in Europa. “Si tratta di misure chieste dal settore che danno molta più libertà di scelta agli imprenditori sulle modalità di gestione delle attività”, sottolinea l’assessore regionale a Turismo e commercio Maurizio Melucci. “Con queste norme si punta ad affiancare un settore in difficoltà dando un nuovo impulso attraverso una politica che promuova l’innovazione e l’ammodernamento delle imprese”.

Tra le principali novità: l’abolizione di tutti i parametri numerici che vincolavano le nuove aperture di pubblici esercizi (come bar, ristoranti o pizzerie), fatta eccezione per i negozi delle zone soggette a tutela dove, invece, resta necessario il rilascio della autorizzazione comunale per i prevalenti obiettivi di tutela del patrimonio artistico, storico e architettonico.

Sarà inoltre molto più semplice avviare le attività: basterà presentare una “scia” (segnalazione certificata di inizio attività) al Comune e si potrà cominciare a lavorare dal giorno stesso in cui si è presentata, senza attendere risposte o autorizzazioni.

I requisiti professionali richiesti saranno uguali in tutte le regioni, consentendo così agli operatori una grande mobilità territoriale.

Novità importanti sono previste anche per la gestione delle attività: si potrà nominare un responsabile della gestione anche nelle imprese individuali (mentre fino ad oggi ciò ora era possibile solo per le società) e sarà inoltre possibile affidare la gestione di un reparto a terzi. Le imprese stagionali potranno poi decidere liberamente i periodi di apertura e cambiarli anche in corso con una semplice comunicazione al Comune.

Per quanto riguarda le medie e grandi strutture di vendita, la pianificazione urbanistica resterà lo strumento con cui gli amministratori definiscono le scelte di sviluppo per il loro territorio ma è abolito il limite quantitativo di superficie di vendita per le grandi strutture in modo da garantire una maggiore certezza per gli operatori e gli investimenti.

Per quanto concerne le sagre, la nuove legge riconosce l’importante valore di attrazione che queste spesso esercitano per i territori e stabilisce che i Comuni debbano definirne annualmente un calendario, sentiti tutti i soggetti interessati.

Novità importanti riguardano, infine, anche le agenzie di viaggio, per le quali sono aboliti sia il deposito cauzionale (che costituiva un onere molto gravoso per le imprese) sia i vincoli che impedivano di svolgere anche altre attività al loro interno. Dal prossimo 12 luglio, quindi, oltre a quelle relative alle agenzie di viaggio potranno essere svolte ulteriori attività (comprese quelle online) definite dagli imprenditori sulla base delle strategie aziendali ritenute più opportune. Rimane l’obbligatorietà delle assicurazioni (a tutela dei consumatori) ma il tutto è semplificato e con minori oneri finanziari a carico delle imprese. Infine, chi lavora in una agenzia potrà svolgere la propria attività anche in altre strutture.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it