Skip to main content

Da: Ufficio Stampa PrimaPagina

Fra cultura enogastronomica ed educazione al corretto abbinamento cibo/vino, torna a Scortichino il road show delle tipicità regionali; un’esperienza enogastronomica irripetibile ed originale, con decine di assaggi di cibo e di vini concentrati in una sola serata. Protagonisti prodotti e vini DOP e IGP dell’Emilia-Romagna spettacolarizzati con degustazioni e abbinamenti, show cooking e il racconto di animatori, chef, sommelier e giornalisti.

Scortichino, Ferrara (settembre 2019) – A Scortichino torna, per il sesto anno, la Tappa della Solidarietà – il 21 settembre dalle ore 19.00 c/o il Campo Sportivo (struttura coperta) – per comunicare e promuovere la cultura del vino e del cibo dell’Emilia-Romagna; l’evento che mette in contatto le eccellenze enogastronomiche con centinaia di winelovers, gastronauti e addetti ai lavori, si ferma nella piccola comunità rurale epicentro del sisma del 2012. Un format consolidato che coniuga l’assaggio consapevole e il racconto dei migliori prodotti certificati abbinati ai vini, ottenuti da vitigni autoctoni, provenienti da tutta la Regione.
Sul “palcoscenico del gusto” andrà in scena il meglio dei prodotti DOP e IGP regionali, dai Prosciutti di PR e di MO al Parmigiano Reggiano, dai Salumi piacentini (Pancetta, Coppa e Salame), agli Aceti Balsamici Tradizionali di Modena e di Reggio Emilia, dalla Mortadella Bologna al salame Rosa, dall’Aglio di Voghiera all’Olio EVO di Brisighella, dallo Squacquerone di Romagna alla Piadina Romagnola Igp, dal Salame Cacciatore alla Zia ferrarese, dalla Salama da Sugo alla Coppia ferrarese, il Culatello di Zibello, dal Riso del Delta del Po, alla Patata di Bologna, dalle Vongole di Goro alle Rane di Fisch&Frog, dai Gelati di Dolcemente a quelli di Carpigiani Gelato Museum. Completeranno l’offerta food alcune DE.CO. (Denominazione d’Origine Comunale) e occasionali “compagni di viaggio” selezionati fra le migliori offerte gastronomiche e prodotti tradizionali del territorio preparati dalla Scuola Alberghiera IAL di FE.
A “duettare” con i prodotti della gastronomia, decine di etichette di vini selezionati e serviti dai Sommelier di AIS, che spaziano da Sangiovese, Albana, Pagadebit, Trebbiano e Burson di Romagna ai Lambruschi emiliani freschi e frizzanti, ai vini ferraresi delle sabbie, al Pignoletto dei Colli bolognesi, alla Spergola, alle Malvasie parmensi fino al Gutturnio e Ortrugo piacentini; completano l’offerta dei vini le bollicine Metodo Classico in costante crescita anche in Emilia-Romagna. Tutti i vini sono selezionati dalla Guida regionale di AIS Emilia-Romagna – edita da Prima Pagina Cesena – “Emilia-Romagna da bere e da mangiare”.
Quella di Scortichino è una tappa speciale detta “della Solidarietà” – organizzata dalla Pro Loco locale e dalla Nuova Aurora – perché è a scopo benefico; l’intero ricavato andrà, infatti, impiegato in piccole ma importanti opere a sostegno della ricostruzione post sisma 2012.
Il ticket d’ingresso, unito al bicchiere da degustazione (da restituire all’uscita), darà diritto al “percorso del Gusto”, dove sarà possibile degustare tutto quanto esposto e offerto nei banchi assaggio, che si consiglia di approcciare in modo slow assaggiando ogni singolo prodotto o preparazione abbinandola ad un vino in modo corretto o “traditore” lasciandosi consigliare dai sommelier. L’installazione di un parco gonfiabili consentirà a mamme e papà di godere, in sicurezza, la qualità dell’evento.
Per informazioni: Tel. 328 3013335 – 348 4204453

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it